Siena, 20 NOV – “Serve una chiara scelta politica per rilanciare il trasporto pubblico locale in Italia, il nostro settore è quello che sta mostrando le maggiori difficoltà perchè dipende direttamente dalle risorse pubbliche a disposizione. Stiamo vivendo un’epoca di incertezza di fondi, alti livelli dei costi, rapporto ricavi troppo basso, velocità commerciale ancora troppo bassa, età dei mezzi elevata. Siamo convinti che per uscire da questa situazione ogni soggetto dovrà fare la propria parte per il destino del Tpl e dell’Italia stessa”.
Così Massimo Roncuncci, presidente di Asstra, nel corso del suo intervento di apertura dell’XI Convegno di Asstra in programma oggi e domani a Siena. Roncucci ha rimarcato il fatto che “serve una strategia complessiva, la politica deve capire che non siamo solo una fonte di costo e di spesa ma serviamo per il rilancio del Paese, questa cosa in Europa l’hanno già capita da tempo”.
Secondo il presidente di Asstra l’incremento della velocità commerciale è uno tra i punti fondamentali per il rilancio del settore , “è cambiato lo stile di vita dei cittadini, negli ultimi anni stiamo assistendo alla diminuzione degli spostamenti e quindi dell’utilizzo dei mezzi pubblici, per questo ribadisco che servono politiche strutturali. In Italia abbiamo l’indice più basso di riempimento dei mezzi, dobbiamo certamente rimodulare l’offerta dei servizi garantendo il diritto alla mobilità, soprattutto per le aree periferiche. Ultimamente stiamo notando un maggiore interesse da parte della politica, c’è un testo di riforma proposto dall’onorevole Michele Meta e un decreto sui costi standard, a noi però servono scelte chiare e che queste scelte vengano realizzate. Comunque il problema del nostro Paese non è la mancanza di norme ma la volontà politica di applicarle”.
Per quanto riguarda la definizione dei costi standard Roncucci ne ha rimarcato l’importanza per “superare la spesa storica e chiarire i parametri per i livelli adeguati dei servizi di mobilità in vista della ripartizione dei fondi. I costi standard saranno utili in futuro anche per la valutazione della gestione delle aziende.
Dobbiamo ammettere che siamo preoccupati per i tagli che si stanno facendo agli enti locali, in Lombardia ed in altre regioni sono stati annunciati tagli molto consisenti con percentuali molto alte per il nostro settore. Alla luce di questo vanno rimodulati i servizi perchè se no si mette a rischio la tenuta delle imprese stesse. La mancanza di certezze, l’instabilità e la durata dei finanziamenti sono condizioni che rendono difficile l’avvio di gare”.
Sul tema delle tariffe il presidente di Asstra ha chiesto più flessibilità, “abbiamo un sistema tariffario che è il più basso d’Europa e allo stesso tempo abbiamo tante agevolazioni. In queste condizioni chiediamo norme valide in grado di combattere l’evasione tariffaria cercando il coinvolgimento del nostro stesso personale. Chiediamo inoltre una una norma che obblighi la validazione del biglietto, che se non è stata già inserita dalla legge dovrà essere chiarito per lo meno se è materia di competenza regionale o statale”.
“In merito alle relazioni industriali – ha spiegato Roncuncci – devono essere le imprese ad affontare insieme al sindacato questa questione con una rivisitazione degli accordi di secondo livello soprattutto in vista delle prossime gare. Proprio per quanto riguarda la gare bisogna distinguere le dimensioni delle imprese dai lotti di gara, dobbiamo trovare sistemi di agevolazioni che facilitino la creazione di gruppi di imprese, siamo contrari al monopolio unico che fortifichi la posizione dominante di una sola azienda. Vogliamo prima l’introduzione della concorrenza e poi la privatizzazione perchè senza concorrenza la privatizzazione dà solo cattivi risultati. Infine, le gare non dovranno avere barriere artificiose ma al tempo stesso non ci devono essere regole che penalizzino il gestore uscente”.