Verona, 24 LUG – Il Consiglio comunale di Verona ha approvato, con 21 voti favorevoli, 3 contrari ed 1 astenuto, la ratifica dell’accordo di programma, sottoscritto lo scorso 9 luglio tra Comune di Verona e Amt, per la variante urbanistica riguardante la realizzazione del sistema filoviario cittadino. L’accordo di programma permetterà di attivare le procedure di occupazione delle aree interessate dal tracciato della filovia, compresa quella del deposito della Genovesa e in generale tutte quelle dove è prevista la posa dei pali delle linee di trazione e l’installazione delle cabine delle sottostazioni. “Si tratta dell’atto finale che consentirà finalmente il via definitivo ai lavori del filobus – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità Enrico Corsi, che sull’intervento ha ricordato – tra le modifiche principali apportate al progetto, a seguito delle varie conferenze dei servizi, risultano: il cambiamento delle pensiline nel centro storico, voluto dalla Soprintendenza per adattarle maggiormente all’ambiente cittadino in alcuni punti; la modifica del tracciato a Verona Sud, che non passerà più su viale del Lavoro ma all’interno del parco che sorgerà nell’area che ora ospita il parcheggio della fiera; alcune modifiche, inoltre, sono previste nella zona est della città, nel parcheggio scambiatore e nella zona ovest, in località Saval. Altre modifiche minori, come quella su via Pisano, non comporteranno nemmeno variazioni di spesa e saranno inserite ed apportate in corso d’opera. Abbiamo portato avanti la realizzazione di un progetto concreto e sostenibile, mantenendo a Verona risorse importanti per la mobilità ed il trasporto pubblico cittadino”.
“Questa Amministrazione avrebbe fatto volentieri a meno del filobus – ha sottolineato il capogruppo Pd, Michele Bertucco, nell’intervento di relazione di minoranza – ma è più che evidente che non si voleva rinunciare a finanziamenti già destinati per l’opera, quindi, è stata portata avanti un’opera che non sarà assolutamente vantaggiosa per la mobilità della città e che si presenta come una soluzione di trasporto tecnicamente fuori mercato che non si vede realizzata da nessuna parte. Piuttosto che intraprendere una tale scelta d’intervento, sbagliata per Verona e fortemente impattante, andavano valutate soluzioni per incrementare un trasporto pubblico cittadino sostenibile”.
Critico anche il consigliere Pd Stefano Vallani “opere di questa portata, di forte impatto sul territorio, una volta che si fanno vanno valutate attentamente, per tenere in considerazione tutte le possibili criticità e soluzioni. Rimangono dubbi sul percorso nelle via San Paolo e via Rosa Morando, mancanti dello spazio necessario per far transitare il filobus in entrambi i sensi di marcia, come previsto da progetto”.
“Era necessario – ha evidenziato il consigliere Pd Elisa La Palia – pensare a questo progetto come una soluzione effettiva alle criticità delle aree congestionate dal traffico della nostra città. Invece, come accaduto ad esempio per la zona di Parona che non rientra nel tracciato, non sono stati inseriti a progetto punti sensibili di Verona”.
Perplessità sull’opera sono state espresse anche dal capogruppo del Movimento 5 stelle Gianni Benciolini “un sistema di trasporto pubblico di massa inadeguato per la città, con mezzi a capacità ridotta ed inquinanti, che non porterà alcun vantaggio effettivo e che, senza una adeguata realizzazione di parcheggi scambiatori, non risulterà nemmeno favorevole per l’abbattimento del traffico su strada”.