Venezia, 26 FEB – Un documento degli Stati generali dei pendolari veneti è stato inviato nei giorni scorsi alla presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto. Il documento, firmato da Legambiente Veneto, con la partecipazione dei Comitati dei pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale, riporta precise richieste al Governo, alle Regioni, alle istituzioni locali, ai sindaci del territorio e alle associazioni di cittadini, dopo l’entrata in vigore dell’orario cadenzato.
Nel documento di Legambiente si legge: “La necessità di migliorare la qualità dell’ambiente per tutti, la qualità della vita per chi, quotidianamente, si sposta per lavoro o studio è ineludibile per una società che voglia crescere e stare al passo con i tempi”.
E più avanti il testo prosegue: “Sappiamo che le condizioni economiche attuali richiedono attenzione nella programmazione, ma sappiamo, anche che il trasporto pubblico, grazie alla sua maggiore sicurezza, riduce una serie di costi indiretti che comunque gravano sulla collettività. Siamo convinti che in materia di trasporto pubblico, siano queste le priorità per l’agenda politica in questa Regione, e per questo vorremmo veder prendere vita una discussione sempre più plurale, che coinvolga direttamente i principali portatori d’interesse: cittadini, associazioni, comitati”.
La presidente Zaccariotto: “Dall’avvio di questa amministrazione ho recepito e sostenuto le istanze dei cittadini che fanno un uso quotidiano del treno per recarsi a scuola o nel posto di lavoro, ricevendo i comitati nella sede della Provincia. Apprezzo nel documento inviatomi il richiamo al valore del trasporto pubblico come parte integrante di una politica che miri alla salvaguardia dell’ambiente, e che anche noi come Provincia abbiamo promosso in questi anni con l’adesione al patto dei sindaci e al programma europeo 202020. Purtroppo ogni innovazione porta disagi e scompensi iniziali, e va riconosciuto che ci sono tratte ferroviarie in cui il nuovo orario cadenzato ha portato grandi benefici, mentre in altre ci sono dei problemi ancora da risolvere. Posso ben comprendere la difficoltà di armonizzare il tutto, dato che amministro un ente pubblico, e oggi il “nemico” peggiore con cui dobbiamo fare i conti è rappresentato dalla scarsità delle risorse finanziarie; e la nostra Regione si trova di fronte ad un problema, che anch’io più volte in ambiti diversi sono stata costretta ad evidenziare. Sono sicuramente disponibile ad un nuovo tavolo, che riavvii la discussione e il confronto con tutti i soggetti interessati, in primis con la Regione stessa, con Trenitalia e i comitati dei pendolari, per cercare soluzioni concrete e praticabili in merito ai disagi di questi ultimi mesi. Sia chiaro, dobbiamo essere tutti propositivi, mettendo da parte ogni strumentalizzazione del problema, per guardare all’interesse dei cittadini, e non di chi cavalca la loro protesta per fini meramente propagandistici”.