Venezia, 30 DIC – Il 53,6 per cento della popolazione residente in Veneto ogni giorno effettua spostamenti per recarsi sul posto di lavoro o di studio. Il 70 per cento si sposta per motivi di lavoro, il restante 30 per cento per motivi di studio. In dieci anni i pendolari sono cresciuti di circa 300.000 unità. Poco più della metà degli spostamenti avviene all’interno dello stesso comune di residenza, circa il 40 per cento si dirige verso un altro comune della spessa provincia.

Questi i dati statistici sul pendolarismo in Veneto anticipati dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato, in base alle elaborazioni della Sezione Sistema Statistico. Fra il 2001 e il 2011 diminuisce la quota di chi riesce a raggiungere il posto di lavoro o di studio in meno di un quarto d’ora (61,4 per cento nel 2001, 56,5 per cento nel 2011) e aumenta quella di chi ci impiega più di un’ora (2,7 per cento nel 2001, 4,1 per cento nel 2011).
Tra coloro che impiegano al massimo quindici minuti prevalgono gli spostamenti per studio con il 63,2 per cento rispetto al 53,6 per cento di quelli per lavoro. Per recarsi al lavoro o nel luogo di studio nove persone su dieci (89 per cento) utilizzano un mezzo di trasporto con preferenze sostanzialmente simili a quelle registrate nel precedente censimento.
L’automobile resta la scelta più diffusa, la usa il 50 per cento dei residenti come conducente e il 14 per cento come passeggero. Soltanto il 14,2 per cento utilizza i trasporti pubblici o privati collettivi come treno, tram, metropolitana, pullman; il 3 per cento ricorre ai mezzi a motore a due ruote (motocicletta, ciclomotore e scooter) e il 7 per cento va in bicicletta.