Aosta, 13 MAR – L’acquisto dei treni bimodali è stato l’oggetto di una mozione, proposta dai gruppi Alpe, Union Valdôtaine Progressiste, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico-Sinistra VdA e respinta con 17 voti contrari e 16 favorevoli.

“Considerata l’importanza strategica della ferrovia per lo sviluppo socio-economico della Valle d’Aosta e preso atto dell’inefficacia e inconcludenza di tutte le iniziative intraprese, in particolare nell’ultimo triennio, dall’Assessore Marguerettaz – ha spiegato la Consigliera Chantal Certan (Alpe) -, con questa mozione vogliamo impegnare lo stesso Assessore a non procedere nell’iter di aggiudicazione della gara per l’acquisizione dei treni bimodali, perché riteniamo che non risolvano le criticità della ferrovia. Inoltre chiediamo che l’Assessore riferisca con urgenza alla Commissione competente per chiarire definitivamente la questione dei 521 milioni di euro che dovrebbero essere destinati all’ammodernamento della tratta ferroviaria Torino-Aosta, e a come hanno operato il Governo regionale e i Parlamentari, nella fase di esame e di approvazione della finanziaria al fine di ottenere tali fondi”.

L’Assessore al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha replicato: “Il problema dell’infrastruttura è stato affrontato da tempo. Le opere però non possono essere fatte a casaccio, ci deve essere una sequenza. Quindi realizzare l’elettrificazione su un tracciato vecchio, con gallerie e versanti a rischio, non è un’operazione ragionevole e a dirlo sono gli esperti, come nel caso dello studio che abbiamo commissionato già nel 2004. Nessuno ha mai detto che vi era una contrarietà all’elettrificazione, ma che non è la scelta più opportuna. Dal 2011 chiediamo un intervento specifico dello Stato, affinché proceda con le opere di ammodernamento che gli spettano. La Ragioneria dello Stato afferma che non esiste copertura finanziaria, quindi non è possibile l’esecuzione delle opere. L’annunciata assegnazione diretta alla Regione di questa somma rappresentava peraltro sin da subito un’anomalia, perché i fondi avrebbero dovuto essere assegnati a Rfi, con vincolo di destinazione alla Valle d’Aosta. Noi dobbiamo continuare a pretendere l’applicazione della norma di attuazione. Mi chiedo poi perché ci debba essere una tale ostilità ai bimodali: i nostri treni sono vecchi, mentre questi convogli aiuterebbero a risolvere criticità quale la rottura di carico. Questa soluzione, se realizzata, garantirà un vantaggio immediato, mentre i lavori per l’elettrificazione necessitano di una decina d’anni, di cui almeno quattro di cantiere. Non si tratta di buttare denaro, perché i bimodali continueranno a funzionare anche con la nuova linea, avendo una durata minima ventennale. Evitiamo lo scontro ideologico, confrontiamoci su temi concreti perché la volontà comune è quella di risolvere un problema non semplice”.

Il Vicepresidente del Consiglio Andrea Rosset (UVP): “Ancora una volta si sono evidenziate l’inettitudine della Giunta e l’assenza di strategia sulla ferrovia. Non capiamo la direzione che state seguendo, siamo noi i primi a proporre un tavolo di lavoro congiunto, ripartiamo in modo corale su questo dossier, rimuovendo lo stand-by della norma di attuazione. Non vogliamo più ‘vivacchiare’, chiediamo un impegno forte per attivare un’azione definitiva. Accogliamo l’invito dell’Assessore a un confronto sereno sulla ferrovia: verifichiamo se le promesse corrispondono ai fatti”.

Per il Consigliere Jean-Pierre Guichardaz (PD-SVdA), “le parole dell’Assessore sono ormai un disco rotto. La questione dei 521 milioni deve essere affrontata politicamente, facendo moral suasion, al fine di riportare quei fondi che lo stesso Senatore valdostano aveva annunciato essere stati destinati alla Valle d’Aosta. Invece mi sembrate essere in stato confusionale”.

L’Assessore Marguerettaz, in sede di dichiarazione di voto, ha ribadito: “E’ da tempo che chiediamo con forza tutte le risorse che ci spettano e riteniamo di aver condotto un’azione costante. Questa è pertanto una polemica sterile. La norma di attuazione è già stata approvata, ne pretendiamo l’applicazione. Non c’è confusione, i passaggi da seguire sono molto precisi”.

La Consigliera Chantal Certan (Alpe) ha chiesto all’Assessore “quando si deciderà a porre le fondamenta per dotare la Valle d’Aosta di una rete ferroviaria funzionante. L’incontro in Commissione che chiediamo con questa mozione serve proprio a iniziare a costruire le basi per ridare ai cittadini un servizio così importante. Sottolineo che anche i Parlamentari dovrebbero dare un contributo fattivo in tal senso”.

Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha concluso affermando: “Nei documenti, nel corso del tempo, c’è stata una progressione che non ha fatto molta chiarezza. L’unica certezza sono le tabelle ufficiali allegate alla legge, che indicano che i finanziamenti spettano a Rfi. Esiste un insieme di interventi tra cui il collegamento ferroviario funzionale con la Regione Piemonte, ma purtroppo non ci sono cifre ripartite, che saranno formulate con decreti successivi. L’operazione che si cerca di condurre nell’ambito dell’attivazione della norma di attuazione è tuttora valida e confermo che rimangono invariati gli oneri finanziari a carico dello Stato. Ricordo infine che il decreto “del fare” riportava nell’elenco una serie di interventi che non erano per il collegamento Valle d’Aosta e Piemonte, ma riassegnavano solamente i 27 milioni per i bimodali”.

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