Trento, 3 FEB – In poco meno di un anno in Trentino si contano già più di 1200 operazioni mensili di rinnovo abbonamento e ricarica a scalare compiute presso gli sportelli bancomat, una soglia che su base annua (circa 15.000 operazioni, oltre il 7% del totale) consente di diminuire il “traffico” di utenti presso le biglietterie. Il dato è confermato dal Servizio trasporti della Provincia autonoma di Trento.

Dal momento della novità per il trasporto pubblico trentino (dall’1 marzo scorso, tutte le operazioni che prima si dovevano svolgere presso gli sportelli di biglietteria sono possibili su tutto il territorio provinciale accedendo ai “bancomat” delle Casse Rurali), opportunità cui hanno lavorato in questi mesi l’Assessorato provinciale ai trasporti, Informatica trentina, Cassa Centrale delle Casse Rurali e Phoenix quale partner tecnico per offrire un servizio in più per agevolare gli utenti del trasporto pubblico, sono sempre in crescita infatti gli utenti che per la ricarica dell’abbonamento si recano presso il bancomat abilitato più vicino.

Non serve più mettersi in fila presso le biglietterie di Trenitalia o di Trentino trasporti esercizio (sono oltre 120.000 le operazioni di rinnovo abbonamento e 80.000 le ricariche della carta a scalare che gli utenti trentini effettuano in un anno agli sportelli, spesso con lunghe code nei fine settimana, per un tempo medio ad utente stimato in 5 ore annue: 10 min per ogni rinnovo) ma la novità è appunto il servizio presso gli sportelli bancomat delle Casse rurali attivo in qualsiasi momento, 24 h su 24. Lavoratori, studenti universitari e i pensionati possono rinnovare, senza alcun addebito di commissioni, gli abbonamenti su smart card presso 334 sportelli bancomat delle Casse rurali abilitati, che coprono ben 199 Comuni in totale, di cui 154 trentini (elenco in allegato).
Ma anche gli utilizzatori della carta a scalare, che è il titolo di viaggio su cui la Provincia punta per agevolare la salita degli utenti sui mezzi pubblici (senza versamenti in denaro e conseguente perditempo alle fermate del servizio extraurbano che oggi si ha con i tanti biglietti di corsa semplice venduti a bordo dei bus extraurbani, e conseguenti operazioni di rendicontazione da parte degli autisti rispetto alle somme incassate dagli utenti) possono utilizzare i medesimi bancomat della Casse Rurali per ricaricare in ogni momento la loro carta che, come noto, è un “borsellino elettronico” che consente all’utente di pagare la tariffa realmente corrispondente al viaggio effettuato (il sistema Mitt in automatico detrae dall’importo caricato sulla card l’importo della corsa) e di conservarla per futuri usi (la carta non ha limiti di scadenza).

L’analisi dei dati degli ultimi mesi ha evidenziato infatti che sono oltre 1200 le operazioni di rinnovo abbonamento e ricarica a scalare compiute presso gli sportelli bancomat ogni mese, una soglia che su base annua (circa 15.000 operazioni, oltre il 7% del totale) consente di diminuire il “traffico” di utenti presso le biglietterie, con riduzioni di attesa e risparmi di tempo che saranno via via, con il trend evidenziato, sempre più accentuati.

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