Trento, 21 MAR – Sono partiti ieri i 400 ragazzi trentini che partecipano alla sesta edizione trentina del Treno della Memoria. Un viaggio che li condurrà a Cracovia, Auschwitz e Birkenau. I giovani del “Treno” si sono ritrovati nel primo pomeriggio presso la sala della cooperazione in via Segantini, a Trento, per il check-in e per una prima assemblea plenaria. Occasione per conoscersi, per conoscere i giovani educatori che li seguiranno e per ascoltare i brevi e intensi interventi delle autorità. Il progetto, organizzato dall’associazione Terra del Fuoco e promosso dalle Politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento coinvolge anche quest’anno ragazzi trentini tra i 17 e i 25 anni selezionati attraverso i Piani Giovani. Entro la fine della primavera verrà ultimato il percorso educativo successivo al viaggio, che avrà lo scopo di raccogliere ed elaborare le riflessioni, le analisi e le testimonianze dei giovani partecipanti e di restituire al territorio l’esperienza vissuta. A salutarli, questo pomeriggio, anche il direttore dell’Ufficio giovani e servizio civile della Provincia autonoma di Trento, Giampiero Girardi.
Storia, testimonianza, memoria, impegno. Sono le quattro parole chiave che scandiscono il progetto Treno della Memoria. Un progetto che vede protagonisti giovani provenienti da tutto il Trentino partecipanti ad un percorso formativo che ha preso il via nell’autunno. Oggi, all’assemblea di partenza, ad augurare buon viaggio e soprattutto a ricordare l’importanza di progetti come questi erano presenti autorità e rappresentati di più associazioni. “Il Treno della Memoria – ha detto Giampiero Girardi – viene proposto ai giovani per permettere loro di essere messi in contatto con una delle tragedie più grandi del ventesimo secolo e offrire la possibilità di maturare non solo la memoria di quel che è accaduto ma anche di interiorizzare gli anticorpi che possano educarli ad essere cittadini del futuro, capaci di contrastare sul nascere le cose così terribili successe nella storia recente. Per formare cittadini in grado di costruire un mondo migliore: non uno slogan ma un obbligo cui siamo tenuti a rispondere”.
A portare il saluto dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia erano presenti Sandro Schmid e Renato Ballardini che hanno spiegato come “il Treno della memoria è un viaggio nello spazio, un viaggio nel tempo, un viaggio nelle viscere tenebrose dell’animo umano. Un viaggio che porterà i giovani partecipanti ad avere una maggiore coscienza civica. L’ANPI non solo incoraggia progetti come questi ma vi partecipa attivamente. Saliranno infatti a bordo del treno anche due rappresentanti dell’associazione”. Sono seguiti gli interventi di Lorenzo Gardumi, in rappresentanza della Fondazione Museo storico del Trentino e dell’assessore comunale di Trento alla cultura, turismo e giovani, Andrea Robol. Vivere questo viaggio come esperienza concreta e al ritorno diventare cittadini responsabili: queste l’invito rivolto all’attenta platea di ragazze e ragazzi.
Tra i giovani partecipanti al “Treno” una trentina di ragazzi farà parte del gruppo reporter che, anche quest’anno avrà il compito di raccontare, attraverso la fotografia, questa esperienza, soprattutto per coloro che non vi possono partecipare direttamente. Al termine dell’assemblea i giovani in corteo hanno raggiunto gli autobus che li hanno portati al Brennero, da dove partono i treni in direzione Cracovia. Il ritorno è previsto per mercoledì 26 marzo.
L’incarico di organizzare il progetto “Treno della Memoria” è stato affidato anche quest’anno all’associazione “Terra del fuoco” di Torino. I partecipanti al progetto sono stati individuati dai Piano Giovani di Zona della provincia di Trento: ogni Piano aveva a disposizione un numero minimo di posti calcolato in base ai residenti nei comuni che compongono ciascun Piano. Il “Treno della Memoria” è un percorso di conoscenza, educazione alla storia e cittadinanza attiva rivolto a giovani tra i 17 e i 24 anni. Il percorso educativo del “Treno ” è mirato alla conservazione della memoria storica della seconda guerra mondiale, della Shoà e della persecuzione nazista in generale. Nelle precedenti edizioni esso ha riscontrato un enorme interesse tra i giovani trentini, che hanno risposto numerosi alla possibilità di effettuare un viaggio in treno verso Auschwitz e di vivere così in modo collettivo un’esperienza di immersione nella storia e nel dramma della persecuzione nazista e dello sterminio degli ebrei. Gli obiettivi del progetto sono: educare i giovani alla conoscenza della seconda guerra mondiale e della Shoa, per comprendere meglio il presente e per evitare di ripetere gli errori commessi nel passato; sensibilizzare le nuove generazioni alla partecipazione attiva nella quotidianità della storia e responsabilizzarli; educare all’impegno affinché si crei sul territorio una rete di giovani agenti attivi nella società civile, sensibili soprattutto sui temi della giustizia sociale, della legalità e dei diritti civili.