Trento, 17 AGO – A inizio 2015 sono state impegnate, con una decisione della Giunta provinciale, risorse per quasi 30 milioni di euro per garantire il mantenimento dell’età media dei circa 700 bus, urbani ed extraurbani, sui livelli attuali, ovvero circa 10 anni. Fra l’altro già ad inizio 2016, appena terminate le procedure di gara necessarie per la fornitura, arriveranno in esercizio i previsti nuovi autobus a metano.
Non c’è invece nessuna intenzione della Provincia di “estromettere” Trentino trasporti dall’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di linea. Tali servizi sono stati in realtà affidati a Trentino trasporti esercizio fino al giugno 2019.
Questa la replica dell’assessore ai trasporti Mauro Gilmozzi ad alcune notizie inesatte di parte sindacale diffusesi nei giorni scorsi e riprese anche dagli organi di informazione.
Del tutto diversa è la questione del servizio di trasporto scolastico e dei servizi di linea a bassa utenza, impropriamente richiamata dal sindacato. Si tratta di servizi che Trentino trasporti esercizio non può eseguire perché  svolti con mezzi di piccole dimensioni e di servizi di linea marginali che la società subaffida a ditte private e che saranno affidati a gara a breve termine.

“Innanzitutto – sottolinea l’assessore Gilmozzi – non posso che confermare che sono state impegnate, con una decisione della Giunta provinciale del febbraio scorso, risorse per quasi 30 milioni di euro, sul triennio 2015-2017, per garantire il mantenimento dell’età media dei circa 700 bus, urbani ed extraurbani, sui livelli attuali di circa 10 anni”.

La delibera prevede espressamente l’acquisto di autobus dotati di aria condizionata e pedana per disabili, oltre che di telecamera posteriore, e per ‘esattezza:
– 8 autobus urbani medi, da 10 a 11 metri, alimentati a metano (spesa prevista: euro 1.920.092,89);
– 14 autobus urbani lunghi, da 12 metri, alimentati a metano (spesa prevista: euro 3.360.000);
– 13 autobus extraurbani medi, da 10 a 11 metri, alimentati a diesel (spesa prevista: euro 2.860.000);
– 21 autobus extraurbani lunghi, da 12 metri, alimentati a diesel (spesa prevista: euro 4.683.000);
– 14 autobus urbani medi (da 10 a 11 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 3.220.000);
– 7 autobus urbani lunghi (da 12 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 1.610.000);
– 7 autobus extraurbani corti (da 7 a 9 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 1.050.000);
– 12 autobus extraurbani medi (da 10 a 11 etri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 2.676.000);
– 11 autobus extraurbani con ampia bagagliera lunghi (da 12 metri.) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 2.453.000);
– 11 autobus extraurbani corti (da 7 a 9 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 1.650.000);
– 8 autobus extraurbani medi (da 10 a 11 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 1.763.000);
– 12 autobus extraurbani lunghi (da 12 metri) alimentati a diesel (spesa prevista: euro 2.676.000).

Spesa totale: euro 29.921.092,89.

“Naturalmente, le procedure di gara necessarie per la fornitura – prosegue l’assessore – richiedono tempi tecnici minimi, ma già ad inizio 2016 arriveranno in esercizio gli autobus a metano appena conclusa la procedura di gara già avviata”.

Smentita poi qualsiasi intenzione della Provincia di “estromettere” Trentino trasporti dall’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di linea. “Come ben sanno i rappresentanti sindacali – spiega Gilmozzi – la Provincia ha escluso il sistema delle gare per l’affidamento dei servizi di linea, preferendo l’assetto in house, ovvero diretto a Trentino trasporti esercizio, almeno fino a giugno 2019. Una scelta che non era scontata. Il contesto nazionale è infatti proteso, come noto, verso le gare, ma noi lo abbiamo ritenuto inadatto al nostro territorio almeno sino a quando, con la collaborazione anche dei lavoratori di Trentino trasporti esercizio, si potranno ottenere quelle efficienze e qualità del servizio che altrove hanno ritenuto di conseguire con le gare”.

Diversa è la questione relativa al trasporto scolastico. “Impropriamente – spiega ancora Gilmozzi – viene richiamato dal sindacato, a proposito di Trentino trasporti, il bando per il servizio scolastico. Il servizio scolastico, e i servizi di linea a bassa utenza, oggi svolti dalle imprese del Cta-Consorzio trentino autonoleggiatori, saranno affidati con gara a breve termine, dopo la recente pronuncia del Tar. Si tratta dei servizi specificamente scolastici, che Trentino trasporti esercizio non può eseguire in quanto svolti con mezzi di piccole dimensioni adatte al territorio periferico delle nostre valli e paesi di montagna, e dei servizi di linea marginali che Trentino trasporti esercizio non esercita in proprio ma subaffida alle ditte private, complessivamente non più del 10% dei servizi di linea extraurbana. Tra l’altro anche il bando del trasporto scolastico non prevede, come è stato affermato in maniera inesatta, il limite di età dei mezzi a 10 anni”.