Trani, 20 OTT – Erano circa 180 i teppisti, tifosi della squadra di calcio cittadina, che a Trani (linea Bari – Foggia) nel pomeriggio di ieri hanno bloccato per tre ore la circolazione ferroviaria.
Il folto gruppo ha imperversato dalle 14 alle 18, nella stazione di Trani. Il traffico ferroviario è stato bloccato, per motivi di sicurezza, in arrivo e partenza, dalle 14 alle 15 e dalle 16 alle 18.
Pesanti le ripercussioni sul traffico: due treni regionali cancellati, mentre sei Frecce, cinque InterCity e tre regionali hanno registrato ritardi compresi fra 60 e 200 minuti.
I teppisti hanno cercato usando violenza di utilizzare, privi di biglietto, i treni per raggiungere Molfetta, dove era in programma l’incontro di calcio con la squadra locale.
La partita, a cui avrebbero voluto assistere, e gli spostamenti erano considerati a rischio
dall’Osservatorio nazionale manifestazioni sportive.
Al momento dell’arrivo nella stazione di Trani dei cosiddetti “tifosi” era presente solo il personale di Ferrovie italiane.
Il primo gruppo ha immediatamente sfondato il filtro predisposto per il controllo dei biglietti. I facinorosi hanno poi occupato i binari continuando ad attraversarli. Dopo l’arrivo in stazione di una pattuglia della Polizia ferroviaria i teppisti hanno accennato a lasciare i binari e hanno aggredito un addetto di Protezione aziendale.
I teppisti hanno continuato indisturbati nei tumulti fino ad aggredire un altro addetto di Protezione aziendale e il personale di bordo (macchinista e capotreno) del Regionale 8348. Gli addetti di Protezione aziendale, dopo essersi rifugiati a bordo di un’autovettura della Polizia, hanno raggiunto l’ospedale cittadino per farsi medicare.
I più facinorosi fra i teppisti hanno anche lanciato sassi contro il Frecciabianca 9803 (Milano – Lecce) fermo in ingresso della stazione di Trani. Nessuno dei viaggiatori è rimasto ferito. Molta la paura.
Solo l’arrivo del Reparto mobile della Questura, giunto alle 17.30 circa, ha riportato la calma in stazione.
Il Gruppo FS Italiane nelle prossime sporgerà denuncia all’Autorità giudiziaria in sede penale e civile.