Terni, 5 SET – Al via a Terni aumenti tariffari per i trasporti pubblici. Secondo quanto sostiene la Provincia tali revisioni sarebbero necessarie, oltre che per esigenze di riequilibrio economico, anche per l’adeguamento ai criteri fissati dal DPCM dell’11/03/2013 che prevede, in particolare, l’incremento progressivo del rapporto tra ricavi da traffico e costi operativi.
La Provincia, tiene a precisare in una nota, di avere deliberato con l’intento di tutelare le esigenze delle fasce sociali maggiormente colpite dalla crisi (anziani, famiglie con figli in età scolare, pendolari). D’altronde, a fronte di un aumento della tariffa per il biglietto di corsa semplice urbana da 1 euro a 1,30 si è provveduto ad aumentare la validità temporale da 70 minuti a 100, consentendo in tal modo anche la frequentazione dei centri urbani, incluse le zone a traffico limitato. Per quanto riguarda gli abbonamenti, gli aumenti tariffari sono stati incrementati percentualmente in misura minore rispetto al biglietto di corsa semplice proprio per incentivarne l’utilizzazione sistematica. I biglietti di corsa semplice extra urbana sono validi anche nei centri di destinazione. Con la revisione del sistema tariffario si è voluto raggiungere il duplice obiettivo di provvedere alla copertura finanziaria del servizio e, parallelamente, di spingere la cittadinanza a ricorrere con maggiore frequenza al trasporto pubblico. A tale scopo è stata fatta una graduazione degli aumenti in relazione ai percorsi, suddividendoli in tre fasce chilometriche. Per le fasce sociali più deboli sono stati previsti aumenti sugli abbonamenti del 10 per cento sulla fascia tariffaria da A a F , dell’8 per cento sulla fascia tariffaria da G a M e del 6 per cento su quella da N a R. In questo modo i residenti nelle zone più distanti dai centri risulteranno meno penalizzati.