Termoli, 19 FEB – La Giunta comunale ha approvato nella seduta di ieri una delibera con la quale ha espresso parere non favorevole al raddoppio della “Linea Pescara-Bari: raddoppio Termoli – Lesina”, salvo l’assunzione di formale impegno circa, in primo luogo, la delocalizzazione dell’intera rete ferroviaria e della relativa stazione fuori dell’ambito cittadino, e cioè in prossimità dell’autostrada e tangenziale, cosi come già avvenuto nella vicina Lesina, o in subordine il rispetto degli impegni assunti in sede di stipula del Protocollo d’Intesa e relativo Atto Integrativo, oltre alle definitiva risoluzione delle problematiche relative alle aree occupate per opere pubbliche.
“Nella delibera approvata – ha dichiarato Di Brino – abbiamo ribadito le posizioni già espresse nel corso di diversi e ripetuti incontri tenutisi presso la sede di Ferrovie dello Stato e presso il Ministero delle Infrastrutture a Roma, sottolineando cioè la richiesta delle cosiddette opere compensative che non sono state, però, considerate o ritenute ammissibili.
L’atteggiamento di chiusura di Ferrovie dello Stato, che costituisce un vero e proprio dietrofront rispetto agli impegni assunti nel Protocollo d’Intesa e nell’Atto Integrativo, appare sinceramente non comprensibile, soprattutto rispetto alla disponibilità espressa dal Comune di Termoli a voler sanare le situazioni pendenti. Su questa decisione saremo intransigenti e ci piacerebbe che le altre amministrazioni comunali coinvolte comprendessero che la nostra non è una battaglia campanilistica o di principio, ma di sostanziale e reale volontà di voler salvaguardare i diritti di un territorio che non può essere più considerato da nessuno come luogo di conquista”.
Per opportuna conoscenza si riportano qui di seguito le tappe della vicenda relativa al raddoppio ferroviario, che hanno portato alla delibera di ieri.
Con contratto di programma 1994/2000 tra il Ministero dei Trasporti della navigazione e Ferrovie dello Stato s.p.a. è stato finanziato il completamento del raddoppio della linea ferroviaria Bologna – Lecce nel tratto Termoli-Foggia, in particolare il tratto Termoli-Lesina per circa 36 Km dei quali 16 Km in territorio molisano. In data 28/01/2003 è stato avviato l’iter autorizzativo con invio del relativo progetto definitivo, a seguito del quale in data 4 agosto 2005 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Molise, Comune di Termoli e Rete Ferroviaria Italiana, inerente al “Raddoppio della Tratta ferroviaria Termoli-Lesina – tratto molisano Termoli-Chieuti”. Nel protocollo d’Intesa si concordava, ai fini dell’accettazione del raddoppio: la delocalizzazione della sottostazione elettrica e spostamento degli elettrodotti in zona Crocifisso; la messa a disposizione di aree della società Rfi in ambito stazione; la sistemazione complessiva della stazione ferroviaria di Termoli con miglioramenti della sua accessibilità e funzionalità con l’accesso a piazza stazione; la realizzazione di attraversamenti per il ripristino della continuità urbanistica a sud della città di Termoli.
In data 27/10/2006, ai fini di poter avviare le procedure per il raddoppio della tratta Termoli – Lesina, tra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Termoli e la Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., gli interventi indicati nell’originario protocollo d’intesa, sono stati dettagliati con apposito Atto Integrativo al Protocollo D’Intesa. In particolare RFI si impegnava a: delocalizzare le proprie strutture manutentive e impiantistiche ubicate nella stazione di Termoli compresi i fasci binari non strettamente connessi al servizio viaggiatori (uffici degli impianti tronco lavori), con relative pertinenze; delocalizzare la sottostazione elettrica comprensivi di binari, platee ed impianti vari, da allocare nelle aree stazioni di Guglionesi e Chieuti; in dipendenza di dette delocalizzazioni si rendevano disponibili aree ed immobili, non più utilizzabile da RFI.
Il Consiglio Comunale, con delibera n. 2 del 09/03/2007, ha stabilito che il Comune di Termoli ha fatto proprio il Protocollo d’Intesa del 27/06/2006, approvandolo in ogni sua parte. Successivamente è pervenuta la nota di Italferr del Gruppo Ferrovie della Stato Italiane, del 25/02/2013 prot. ACS.BAFA.0012702.13U ed è stata acquisita al protocollo generale in data 28/02/2013 al n. 7106, nella quale è stato inviato il progetto preliminare relativo alla “Linea Pescara-Bari: raddoppio Termoli-Lesina” per richiesta parere da sottoporre a valutazione in occasione della conferenza di servizi da convocarsi presso il Ministero delle Infrastrutture.
Successivamente è pervenuta la nota del Ministero delle Infrastrutture del 22/04/2013 prot. 11825 acquisita al protocollo generale del Comune di Termoli in data 23/04/2013 al n. 13794 con la quale si convocava la conferenza di servizi per le valutazioni ed acquisizione pareri; si è preso quindi atto che in tale circostanza il Comune di Termoli ha consegnato il parere favorevole condizionandolo al rispetto degli impegni assunti in sede di stipula del protocollo d’intesa e relativo atto integrativo, oltre la proposta di delocalizzazione della stazione ferroviaria; è stato verificato che la rete ferroviaria esistente taglia di netto il territorio comunale creando non pochi disagi alla popolazione, nonché, rende difficile e poco razionale e funzionale lo sviluppo urbanistico della città e la sua pianificazione, la cui soluzione è lo spostamento dell’intera rete ferroviaria al di fuori dell’ambito cittadino localizzandola in prossimità dell’autostrada e tangenziale che a loro volta tagliano lo stesso territorio; si è tenuto conto che il raddoppio delle linea ferroviaria, se per un verso garantisce una diminuzione dei tempi di percorrenza, graverebbe ulteriormente sul territorio comunale con una maggiore presenza di opere aumentando l’inquinamento acustico che già inficia fortemente il centro della città; è stato quindi considerato che tale situazione non giova alla città di Termoli, ma inficia fortemente sulla vivibilità della stessa; visto quindi l’atto di significazione, diffida ed interpello notificato il 26/07/2013, col quale le soc. FS spa-Rfi Spa e Fssu Srl hanno diffidato il Comune di Termoli alla restituzione delle aree occupate per il parcheggio di via Campania e di via Duca degli Abruzzi, a seguito del quale con incontri tenutisi presso la sede delle ferrovie a Roma, non è si è arrivato ad un formale accordo nonostante il Comune di Termoli abbia evidenziato che le stesse Ferrovie, in occasione della realizzazione del fabbricato in prossimità di via Campania, hanno trasformato l’edificio destinato a servizi ed alloggi regolarmente venduti a privati senza aver legittimata la modifica di destinazione, si è arrivati alla deliberazione che esprime parere non favorevole al raddoppio ferroviario in oggetto.