Venezia, 12 MAG – “La stazione ferroviaria di Mestre è una delle più importanti d’Italia e rappresenta un  punto nevralgico per la mobilità dell’area metropolitana. Per questo il progetto europeo RailHuc, nel quale siamo coinvolti e che ha come obiettivo quello di elaborare strategie comuni per una migliore integrazione del trasporto ferroviario urbano e regionale con quello transnazionale, ha condotto uno studio sul flusso di passeggeri”. Con queste parole l’assessore comunale all’Urbanistica ha presentato i dati raccolti su un campione di passeggeri della stazione ferroviaria di Mestre, con una conferenza stampa svoltasi al Municipio, alla quale è intervenuto anche l’assessore comunale alla Mobilità e Trasporti.

I dati analizzati su un campione del 20% dei passeggeri in salita sui treni riportano un numero totale di transiti, dalle ore 6.30 alle ore 19.30, di circa 26.000 persone al giorno, di cui l’80% attraverso l’ingresso principale di Mestre e il 20% su via Ulloa a Marghera. L’87% è diretto ai binari, mentre il 13% utilizza solo il sottopasso: “Si tratta comunque di un dato significativo – ha precisato l’assessore alla Mobilità – che ci conferma il fatto che la stazione rappresenta un punto di interscambio. La riqualificazione che stiamo portando avanti, nell’intera area della stazione, punta al miglioramento urbano, sociale ed economico della zona e, in particolare, mira a potenziare l’intermodalità che già la caratterizza, in un’ottica metropolitana”.

L’analisi effettuata, che è stata svolta in giornate feriali nel mese di febbraio prima del periodo di Carnevale, ha anche registrato i mezzi di trasporto con i quali le persone raggiungono la stazione: il 32,7% lo fa a piedi, il 31,9% con l’autobus, il 26,6% in auto e l’8,8% in bicicletta. L’utilizzo della stazione è legato soprattutto a motivi di lavoro (31,3%) e di studio (22,8%), ma anche agli affari (18,8%), allo svolgimento di pratiche personali (12,5%), al turismo (6,6%), allo svago (4,4%) e per tornare a casa (3,6%).

Tutti elementi che, secondo gli assessori, confermano la necessità che sia la stazione di Mestre il punto di passaggio della cosiddetta “alta capacità”, e non l’aeroporto Marco Polo come si è ipotizzato, in quanto Mestre rappresenta un nodo di rilievo del trasporto ferroviario regionale, interregionale e internazionale, con 450 treni in arrivo e in partenza giornalmente. La stazione è anche capolinea per gli autobus urbani ed extraurbani e nel breve periodo diventerà fermata di interscambio con la linea tranviaria urbana. “La sua posizione al centro del territorio della terraferma – ha concluso l’assessore all’Urbanistica – fa di questa stazione un luogo di cerniera tra le varie parti della città e del territorio”.

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