Roma, 23 SET – Mano tesa per risolvere il problema del ritardo sugli stipendi ai dipendenti di Roma Tpl. Tolleranza zero nei confronti degli eventuali furbetti che si mettono in malattia e mettono in crisi il servizio di trasporto pubblico. Giornata a due facce, quella di ieri per l’assessore alla Mobilità, Stefano Esposito. Prima ha incontrato i rappresentanti sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Sul e Fast, per cercare una soluzione alle difficoltà del consorzio privato che gestisce circa 100 linee di bus e che è in ritardo con il pagamento degli stipendi.

L’assessore, oltre a comunicare che la proprietà di Roma Tpl ha dato garanzie al Dipartimento Mobilità e Trasporti di aver provveduto a sanare quanto dovuto ad Equitalia, ha dichiarato di aver attivato, tramite la Prefettura, un canale preferenziale al fine di abbreviare i tempi tecnici necessari all’Inps per certificare la regolarità dei pagamenti della quota dei contributi da versare per conto dei dipendenti. Nel pomeriggio, poi, dopo il caos che si è verificato ieri mattina sulla Roma-Viterbo per l’assenza di 4 macchinisti e la cancellazione di alcune corse, Esposito ha promesso l’invio automatico della visita Lscale a chi si mette in malattia.

“Più brevi sono i giorni di malattia – ha annunciato l’assessore l’assessore – più sarà istantanea la visita Lscale”. Oggi, intanto, Esposito dovrebbe replicare il confronto con i sindacalisti dell’Usb, il sindacato che ha indetto una protesta di 24 ore per il 2 ottobre, sia in Atac che in Roma Tpl (insieme alle altre sigle incontrate ieri). La conferma o meno dello sciopero dipende anche dall’esito del confronto.