Roma, 30 GIU – Atac SpA comunica di aver concluso due importanti accordi con le organizzazioni sindacali sulla gestione degli esuberi dichiarati ad aprile scorso e sulla ristrutturazione della retribuzione aziendale. Gli incontri si sono svolti in un clima positivo caratterizzato da senso di responsabilità ed apprezzabile spirito di collaborazione fra l’azienda e le OO.SS., anche testimoniato dall’assenza di azioni di sciopero, a conferma della massima disponibilità ed attenzione di entrambe le parti sui temi affrontati.

Le intese raggiunte rappresentano un punto di svolta non soltanto nei rapporti industriali, ma anche nell’innovazione dei processi gestionali, fondamentali per il rilancio e lo sviluppo di Atac e del trasporto pubblico romano.

Gli accordi si inquadrano nel più ampio contesto degli indirizzi dati dall’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale e sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano di rientro previsto dal Decreto Legge 16/2014.

In particolare, si è positivamente conclusa la procedura di gestione delle eccedenze nei confronti del personale quadro, amministrativo e delle strutture di staff delle linee operative – aperta lo scorso aprile – con la riconduzione del numero di esuberi a 214 unità.

A questo importante risultato si è pervenuti attraverso la raccolta su base volontaria di riconversioni professionali verso le aree operative e di orario di lavoro part-time, nonché con l’avvio del processo di ricollocazione del personale cosiddetto “fuori posizione”.

Le eccedenze così da ultimo individuate verranno gestite attraverso la messa in mobilità del personale pensionabile e con riconversioni professionali definite dall’azienda e finalizzate a potenziare le capacità produttive delle attività di verifica titoli di viaggio, del presidio delle stazioni e del controllo della sosta.

Altro significativo risultato raggiunto è quello legato alla ristrutturazione della retribuzione aziendale, strettamente connessa al superamento degli ad personam di quadri, amministrativi e appartenenti alla IV area (staff delle linee operative).
Con tale ulteriore accordo viene resa integralmente flessibile la retribuzione relativa alla contrattazione aziendale – oggi corrispondente a circa il 20% dello stipendio – commisurando questa attribuzione al raggiungimento di obiettivi di abbattimento dell’assenteismo e prevedendo l’introduzione di un sistema incentivante per comportamenti virtuosi.

Tali accordi, oltre a determinare un significativo beneficio economico e un incremento di produttività, costituiscono le indispensabili premesse per la riorganizzazione dei processi gestionali e industriali finalizzati a snellire e potenziare significativamente le aree operative a vantaggio del servizio erogato e, dunque, della clientela.