Roma, 3 DIC – Il Presidente Vicario dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, Marco Penna, ha presentato oggi in Campidoglio, presso la Sala della Protomoteca, la Relazione 2015 sullo stato dei servizi pubblici locali e sull’attività svolta.
Giunta alla sua undicesima edizione, la Relazione, oltre a compiere una ricognizione sulla evoluzione normativa, istituzionale e contrattuale dei servizi pubblici locali, fornisce un quadro originale ed aggiornato sullo stato dei servizi a Roma
Per quanto riguarda il settore del trasporto pubblico locale, il voto attribuito dai romani è ben al di sotto della sufficienza se si prendono in considerazione autobus e strisce blu (4,6 per entrambi, con più del 70 per cento di insoddisfatti), sufficiente con riguardo alla metropolitana e leggermente sopra la sufficienza per il servizio taxi (6,5).
“Inoltre è utile sottolineare che – afferma Penna – tali giudizi si riferiscono ai mesi di marzo e aprile 2015 e che, a partire da quel periodo, il servizio di metropolitana è stato interessato da una serie di disservizi ampiamente descritti dai mezzi di stampa.
La mancanza di qualità, la scarsa accessibilità sono i motivi che ricorrono più frequentemente fra le cause di mancato utilizzo del trasporto pubblico locale. Tale comportamento determina inoltre un peggioramento della mobilità della Capitale che, secondo il Tom Tom Index, è fra le città più trafficate d’Italia (55 per cento degli spostamenti con mezzo privato)”.
“Se interroghiamo i numeri del trasporto pubblico locale – afferma il Presidente Vicario – osserviamo che l’offerta complessiva, negli ultimi cinque anni è diminuita del 10 per cento (corrispondenti a 17 mln di Vett/km pari all’intero servizio urbano di Bologna): le linee di superficie sono quelle che hanno subito una contrazione più forte (-17 per cento) mentre la rete della metropolitana è stata incrementata dell’8 per cento in considerazione dell’apertura delle metro C e B1. Questo dato si ridimensiona, però, se si tiene conto che, nel solo 2014, l’8 per cento della offerta programmata non è stata effettivamente realizzata”.
Sul fronte della qualità erogata poi la situazione non migliora: l’indice di regolarità delle corse sia con riferimento al trasporto di superficie che per la metro è al di sotto l’obiettivo contrattuale e anche altri indicatori di qualità (pulizia e manutenzione delle vetture, dotazioni impianti, etc) subiscono, nel corso degli ultimi anni, una flessione verso il basso.