Roma, 12 FEB – Dopo una lunga, ma proficua trattativa è stato siglato nella notte l’accordo fra Atac e Cgil, Cisl e Uil sul riordino del sistema di rappresentanza di base a livello aziendale (RSU) e del monte ore di permessi sindacali riconosciuti alle organizzazioni sindacali. Un accordo storico, raggiunto in un clima di collaborazione tra le parti, che delinea una novità importante non solo per Atac, ma anche per l’intero settore del trasporto pubblico locale.
Il riordino della rappresentanza. Recependo gli indirizzi sottoscritti a livello confederale è stata ridefinita la fisionomia della rappresentanza di base. Ciò ha condotto all’abbandono della logica della rappresentanza di mestiere in favore di una rappresentanza inter professionale, quindi strettamente legata ai processi produttivi. Ciò ha consentito di superare le attuali RSU, legate alle singole famiglie professionali, impostandole per sito produttivo, ovvero per rimessa o linea metropolitana, salvaguardando nel contempo le peculiarità della rappresentanza delle professionalità più elevate.
Il riordino dei permessi. L’accordo ha altresì consentito il riordino del monte ore di permessi sindacali riconosciuto alle organizzazioni sindacali per l’esercizio delle loro attività. Nel dettaglio, il numero delle ore complessivamente riconosciute per le RSU si riduce del 35%.
Superamento di vincoli e prerogative. Sia per le RSU quanto per i componenti del Coordinamento delle RSU è stato introdotto l’obbligo di attestazione della presenza e sono stati superati vincoli e limitazioni nelle condizioni di impiego. Infine, sono stati soppresse le figure dei cosiddetti “attivisti”, circa 150 persone che ritornano a svolgere attività con ciclo operativo ordinario.
Grazie al riordino della rappresentanza si sono contratte di circa il 30% le agibilità complessive (RSU e permessi), corrispondenti ad un recupero di quasi 40 risorse equivalenti.
Questa operazione, oltre al riequilibrio delle agibilità strettamente correlate e commisurate alla reale rappresentatività, realizza un nuovo assetto della rappresentanza incentrato sui valori dell’integrazione professionale, valori questi ritenuti cruciali per conseguire gli obiettivi di efficienza, produttività e qualità del servizio previsti dal Piano Industriale in coerenza con gli obiettivi posti dall’Assessorato alla Mobilità.