Roma, 9 DIC – “Tiburtina poteva essere un’oasi di modernità ed è invece una cattedrale nel deserto. Senza una svolta, Ntv sarà costretta a chiedere l’uscita da Tiburtina, spostando tutti i suoi treni a Tiburtina”. E’ quanto afferma Paolo Ripa, direttore Operations di Ntv, in un’intervista firmata da Paola Pierotti e pubblicata su PPAn, piattaforma di comunicazione e networking per il costruito, che segue BNP Paribas per la comunicazione del nuovo headquarter Tiburtina sede degli uffici BNL.
Per Ripa, “serve un cronoprogramma entro la primavera per completare la rigenerazione di un’area dalle grandi opportunità”. “Siamo a un punto di svolta – sottolinea ancora il direttore Operations di Ntv –. Noi privati non ci possiamo fare carico di una realtà incompiuta: senza la condivisione di un cronoprogramma Ntv sarà costretta a chiedere l’uscita da Tiburtina, spostando tutti i suoi treni a Termini”, annuncia il manager della società che – a suo tempo – decise di attestare i suoi treni Italo alla stazione Tiburtina proprio nella prospettiva che diventasse l’asse dello sviluppo di un nuovo sistema ferroviario cittadino, basato sulla compresenza di due o più stazioni principali sull’esempio delle altre grandi capitali europee.
L’intervista ripercorre le tappe del progetto Tiburtina e dell’esperienza dei treni Italo, i primi di una società ferroviaria privata ad operare nei collegamenti Alta Velocità con le principali città italiane e la prima a far sorgere nelle stazioni “Casa Italo”, le strutture di accoglienza e di servizi dedicate ai viaggiatori che utilizzano i convogli dell’unica impresa ferroviaria che – nel mercato dell’Alta velocità passeggeri – opera in Europa sugli stessi binari su cui corrono anche i treni dell’impresa concorrente, Trenitalia del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
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