Roma, 15 NOV – Non sarà certo la rivoluzione nel trasporto scolastico, ma quello che sta per accadere a Rimini lascerà certamente un segno e farà discutere addetti ai lavori, genitori e personale scolastico e certamente farà scuola.

A partire dal prossimo anno i ragazzini che saliranno sullo scuolabus avranno in dotazione una tessera elettronica con la quale faranno il check-in e il check-out in salita e discesa dal mezzo.

“E’ stata una gara innovativa  – ci dice Roberta Frisoni, assessore alla mobilità ed alla gestione del territorio del capoluogo romagnolo. Per la prima volta abbiamo preparato il bando assieme agli uffici che si occupano di scuola e di servizi sociali, mettendo a confronto diverse sensibilità e diverse esperienze. Il risultato che abbiamo ottenuto con l’attribuzione della gara è stato particolarmente soddisfacente. Adesso si passa alla fase esecutiva”.

I 21 scuolabus nuovi a metano (altri cinque sono diesel euro 6) prodotti da Iveco acquistati da Start Romagna, che ha vinto la gara, entreranno in servizio (ma non sono i soli) con il prossimo anno scolastico e saranno dotati del nuovo sistema AVM messo a punto da Movalia, una società di Trento che progetta e gestisce sistemi di ITS.

Il palmare di bordo, ovviamente collegato con la centrale M-School tramite Cloud, gestisce l’anagrafica degli studenti, pianifica il percorso (naturalmente la salita e la discesa non sono a fermate fisse ma all’abitazione dei ragazzi o in punti di raccolta personalizzati), genera gli orari di passaggio, consente di visualizzare la posizione del mezzo, permette sapere quanti e quali studenti sono ancora sull’autobus.

Altra novità, e tutt’altro che secondaria, ci fa notare Roberta Frisoni, il fatto che l’accompagnatore (presente in ogni bus) ci sarà sia all’andata che al ritorno.

I genitori potranno interagire ed essere avvisati tempestivamente di eventuali problemi durante il tragitto o personalizzare le informazioni ricevendole direttamente sullo smartphone.

Un settore troppo spesso sottovalutato, che solo negli ultimi anni, assieme a quello ancor più sottoposto ad una pressione concorrenziale durissima – quello delle gite scolastiche- viene seguito con maggiore attenzione dalle amministrazioni comunali e dai dirigenti scolastici e dalle associazione di categoria delle imprese di trasporto. Ma si tratta, invece, di settore che più di altri dovrebbe essere gestito e controllato all’unisono da istituzioni, scuola ed imprese che da una parte devono garantire trasporto in sicurezza a prezzi giusti e dall’altra devono garantire la giusta remunerazione agli operatori.

L’esperienza di Rimini, a quanto ne sappiamo unica in Italia, è riuscita – lanciando una gara quanto di più lontana dalle troppo abusate competizioni al maggior ribasso – a far convergere miglioramento del servizio con la competizione.

Adesso, per Start Romagna, confermano all’unisono il presidente Marco Benatti e il direttore Luciano Marchiori: “Ci stiamo preparando all’avvio del servizio con l’arrivo in azienda dei nuovi bus. Non è stata una gara facile, l’amministrazione comunale voleva molto e noi abbiamo proposto le soluzioni migliori”.

 

E si ripresenta il problema delle gare. Quante volte su questo giornale abbiamo sostenuto l’assoluta necessità di mettere i servizi a gara. Quante volte la decisione di dare affidamenti diretti in-house non poteva essere la migliore. Quante volte si è detto che fare lotti di gara troppo grandi genera un’eccessiva conflittualità tra le imprese, molte delle quali perdendo sarebbero costrette a chiudere bottega.

L’abbiamo detto e non ci stancheremo di ripeterlo.