Rapporto 2014 sui servizi pubblici nella Capitale: promosso il metrò ma vanno male bus, tram e sosta

Roma, 26 NOV – La qualità della vita nella Capitale è considerata appena sufficiente da parte dei romani che hanno dato un voto medio alla città di 5,71 su 10. A rivelarlo è la relazione 2014 dell’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale. Il giudizio dei romani, tuttavia, è decisamente più positivo quando si parla dei servizi erogati. Ai primi posti per livello di gradimento ci sono quelli culturali, per i parchi pubblici, il sociale, l’acqua o l’illuminazione. Agli ultimi posti, invece, la raccolta dei rifiuti e i trasporti pubblici. Se la metropolitana e il servizio taxi vengono giudicati sufficienti dai cittadini, sul banco degli imputati finisce, invece, il servizio di bus e tram e la sosta a pagamento. Sarebbero molti i fattori che condizionano il giudizio dei cittadini, secondo l’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi.

Al primo posto un pregiudizio consolidato da parte dei romani che considerano il trasporto pubblico un “bene inferiore”, al contrario di quanto avviene nelle Capitali di tutto il mondo dove ormai gli spo stamenti principali vengono fatti utilizzando rigorosamente metro, tram, bus o taxi. Le “cattive abitudini dei romani”, che preferiscono muoversi con i mezzi privati, portano Roma ad essere tra le città più congestionate d’Italia. A incidere sulla qualità del servizio del trasporto pubblico poi, il fatto che manchi una piena integrazione tra la Capitale e i comuni dell’hinterland, dove oggi si sono spostati a vivere molti romani. “Ormai, colpa anche della crisi, chi usa il trasporto pubblico lo fa so prattutto per motivi di lavoro, studio o per ragioni familiari – ha spiegato Marco Penna, vice presidente dell’Agenzia per il controllo -. L’operazione di rimodulazione del servizio ha l’obiettivo di eliminare i collegamenti a basso utilizzo, potenziare le linee più frequentate e creare offerta verso le aree meno servite. L’operazione, tuttavia, non è stata pienamente percepita dai cittadini che denunciano invece la mancanza di sicurezza, controllo, manutenzione e pulizia dei mezzi pubblici”.

“Nella relazione non è stato evidenziato che il livello dei servizi, che giustamente i cittadini giudicano insufficienti, è a fronte di disponibilità di risorse insufficienti. Quindi è evidente che senza risorse adeguate il livello dei servizi non può essere giudicato sufficiente”. A spiegarlo, ieri, è stato Guido Improta, assessore ai Trasporti di Roma Capitale, dopo aver ascoltato con attenzione la relazione 2014 dell’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.
“Nella relazione c’è stato il riconoscimento del lavoro fatto dall’Amministrazione capitolina quest’anno a partire dal Piano generale del traffico (Pgtu). Il punto è che abbiamo continuato ad erogare un servizio a fronte di risorse pubbliche insufficienti. Dobbiamo dare a Roma un livello adeguato di servizi – ha proseguito Improta – Ma questo si può fare solo a fronte di trasferimenti di risorse adeguati per una città come Roma”.
Dal 2010 al 2014 la Capitale si è vista ridurre sensibilmente il numero di finanziamenti, con un taglio del 48%. “Sul fronte dei trasporti siamo passati da 305 milioni di euro arrivati dalla Regione al Campidoglio nel 2008 – spiega l’assessore – a zero nel 2013. L’Amministrazione capitolina ha ben chiaro quali sono i problemi che si devono affrontare. Ci stiamo assumendo le nostre responsabilità. Adesso vediamo se gli altri livelli istituzionali hanno lo stesso coraggio e la stessa disponibilità”

Roma risulta tra le città meno care d’Italia. Nella Capitale, a fronte di un aumento della spesa dei servizi pubblici a livello nazionale cresciuto del 5,9%, complice soprattutto l’aumento delle tariffe per l’igiene urbana (15%) e l’acqua potabile (6%), i servizi sono tendenzialmente di buona qualità e a prezzi meno cari. Il dato emerge dalla Relazione annuale dell’Agenzia di Controllo, che mette a confronto il costo sostenuto dalle famiglie nel 2013 per i servizi a Roma con le altre principali città italiane. L’Amministrazione ha avuto il merito di aver messo in atto politiche di agevolazione che offrono condizioni di maggior vantaggio per le famiglie in difficoltà economica, con figli piccoli o con anziani