Roma, 7 MAR – Anche Francesco Guccini aderisce ala battaglia di un comitato di “pendolari” che richiedono il ripristino di collegamenti interregionali e intercity e, in particolare, il treno che da Milano collegava Crotone e la ferrovia ionica, il cui servizio è stato soppresso nel 2011.
Per il ripristino del Milano–Crotone si batte, in particolare, un “pendolare” di Rossano Calabro, Euristeo Ceraolo, che in precedenza – grazie all’Intercity – poteva raggiungere più o meno comodamente la cittadina jonica da Forlì. Euristeo (attivissimo anche sul web dove è presente con una molteplicità di articoli, foto e comunicati) si è associato nella sua battaglia al CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un comitato che raccoglie la voce dei molti cittadini disagiati per i tagli che negli ultimi tempi hanno riguardato non solo i treni di lunga percorrenza, ma anche i collegamenti interregionali. Euristeo e il Ciufer hanno dato vita a diverse iniziative, tra cui un presidio davanti la stazione di Forlì, manifestazione nel corso della quale sono riusciti ad ottenere anche l’appoggio di due personaggi come Francesco Guccini e Pippo Giordano, che si sono concessi anche ad una lunga serie di foto con i manifestanti.
Francesco Guccini Testimonial2 (4)In omaggio a Francesco Guccini, Euristeo ha cambiato il suo slogan (“Ridatemi il treno – Intercity Milano-Crotone – và”) con cui è presente da tempo sul web e in vari articoli di giornale con il nuovo slogan “Ridateci – La locomotiva perduta – Intercity Milano-Crotone”, dove è ovvio e voluto il riferimento al titolo della famosissima canzone dello stesso Guccini. L’altro “Vip” coinvolto nella manifestazione, Pippo Giordano, è un ex ispettore della DIA di Palermo, collaboratore di Falcone, Borsellino e Cassarà e autore di un libro ispirato alla sua esperienza.
Euristeo Ceraolo in realtà non è il solo a battersi per il ripristino dell’Intercity Milano-Crotone: sull’esigenza di un collegamento tra la ferrovia jonica (una delle linee più antiche d’Italia, oggi largamente sottoutilizzata) si sono battuti a lungo anche esponenti politici calabresi e in particolare la Regione Calabria, anche se con risultati che non hanno portato ad un semplice ripristino del collegamento con l’Intercity, ma piuttosto alla previsione di collegamenti regionali con la possibilità di interscambio a Taranto o a Reggio Calabria. Collegamenti che, ovviamente, implicano un impiego di tempo maggiore e anche un costo più o meno aumentato a seconda dei treni che si utilizzano: niente di paragonabile al convoglio numero 553 Milano-Crotone che – come ricorda Euristeo – effettuava le fermate a Piacenza, Parma, Reggio E., Modena, Bologna, Forlì, Cesena, Rimini, Ancona, Pescara, Vasto, Termoli, S. Severo, Foggia, Cerignola, Barletta, Trani, Bari, Gioia C., Taranto, Metaponto, Policoro, Trebisacce, Sibari, Corigliano C., Rossano, Cariati, Cirò e il treno che effettuava il percorso inverso, effettuando ancora più fermate.
Gli Intercity come il Milano-Crotone sono stati evidentemente condannati da ragioni economiche e dall’esigenza di razionalizzare i flussi di traffico su direttrici di grande comunicazione: ma ciò sicuramente non toglie valore alla battaglia di Euristeo e ai “pendolari” del Ciufer, che hanno conquistato anche la simpatia di personaggi come Guccini e Giordano. E la capacità finora mostrata da Euristeo e dal comitato Ciufer di sfruttare il mondo del web e della comunicazione suggerisce che forse la battaglia non si arresterà.

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