Bologna, 12 MAR – Il Consiglio metropolitano nella seduta di mercoledì 11 marzo ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno sulla riqualificazione della stazione TPER di via Zanolini a Bologna presentato dal consigliere Claudio Frati del Movimento 5 Stelle:

Il consiglio metropolitano di Bologna

Premesso che

Molte persone si avvalgono del servizio ferroviario Tper che collega Porto Maggiore a Bologna, e della relativa fermata di via Zanolini che serve tutta la zona del centro storico densa di uffici e di facoltà universitarie.

La mobilità sostenibile di cui tale infrastruttura a buon diritto è parte integrante è una priorità comune di tutte le forze politiche presenti in consiglio.

La stazione ormai totalmente svuotata di servizi e specialmente nei momenti in cui l’afflusso degli utenti è minore (ore serali ed agosto) è diventata uno spazio in mano alla microcriminalità.

Nessuna attività commerciale risulta aperta (il bar, l’edicola, gli uffici e il Presidio della Vigilanza, dotato di videosorveglianza, hanno cessato l’attività da tempo);
La sala d’aspetto è stata chiusa e sono stati rimossi, dall’atrio stesso, i cartelli che indicavano il passaggio per l’accesso ai binari (sono state rimosse persino le sedie dalla sala d’aspetto che i viaggiatori utilizzavano);
La biglietteria automatica è stata rimossa dall’atrio e pare ci sia la volontà, da parte di Tper, di collocarla nel sotterraneo.
Nella struttura non è presente nemmeno un bagno pubblico.
L’ascensore è chiuso e non in funzione da mesi, chi si trovasse in situazione di disabilità non può quindi salire.
Nello stabile è presente una mensa universitaria inutilizzata o quantomeno assolutamente sottoutilizzata.

Il regolamento (CE) n. 1371/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario (Gazzetta ufficiale n. L 315 del 03/12/2007 – Regolamento in vigore dal 4 dicembre 2009) al CAPO 1 (DISPOSIZIONI GENERALI) art. 1 lettera D stabilisce che “la protezione delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel viaggio in treno e l’assistenza alle medesime.”

Il regolamento sopra richiamato stabilisce al successivo CAPO II (CONTRATTO DI TRASPORTO, INFORMAZIONI E BIGLIETTI) Articolo 7 – Diritto al trasporto che “Le imprese ferroviarie, o se del caso le autorità competenti responsabili di un contratto di servizio pubblico ferroviario, rendono pubbliche, con mezzi adeguati e prima di attuarle, le decisioni di sopprimere determinati servizi.”

Il regolamento sopra richiamato stabilisce inoltre al successivo CAPO VI (SICUREZZA, RECLAMI E QUALITÀ DEL SERVIZIO) Articolo 26 – Sicurezza personale dei passeggeri che” Di concerto con le autorità pubbliche, le imprese ferroviarie, i gestori delle infrastrutture e i gestori delle stazioni adottano misure idonee nei rispettivi ambiti di responsabilità, adeguandole al livello di sicurezza stabilito dalle autorità pubbliche, per assicurare la sicurezza personale dei passeggeri nelle stazioni ferroviarie e sui treni e gestire i rischi. Essi cooperano e scambiano informazioni sulle migliori pratiche riguardanti la prevenzione di atti suscettibili di incidere sul livello di sicurezza.”

Impegna il sindaco e i consiglieri delegati

A farsi promotori di ogni azione utile per recuperare la Stazione Zanolini ad una situazione di decoro e di normalità in termini di sicurezza pubblica, riconfermando la destinazione di alcuni spazi destinati ai viaggiatori e riattivando tutte le iniziative che si riterranno necessarie per ridurre il degrado di tale infrastruttura, coinvolgendo fin da subito in maniera prioritaria l’Alma Mater concessionaria di ben 750 mq all’interno del fabbricato in questione, destinati in progetto a zona ristorativa anche serale, spazi per seminari e servizi ad associazioni studentesche.

Inoltre, il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità nella seduta di ieri il seguente ordine del giorno presentata dai consiglieri Michele Facci, Lorenzo Tomassini e Giuseppe Vicinelli (Gruppo Uniti per l’Alternativa) in merito al Servizio Ferroviario Metropolitano:
“Il Consiglio Metropolitano di Bologna premesso che:
• l’articolo 17 dello Statuto della Città metropolitana di Bologna stabilisce espressamente che “La Città metropolitana promuove politiche di mobilità sostenibile attraverso le proprie funzioni di pianificazione e di coordinamento strategico di area vasta; in particolare promuove lo sviluppo e la piena attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano assunto come struttura portante dell’intero sistema della mobilità metropolitana e del trasporto pubblico locale integrato”;
• E’ quindi obiettivo principale della Città metropolitana quello di garantire alla cittadinanza un servizio ferroviario efficiente e dignitoso, come recentemente ricordato dallo stesso Sindaco Metropolitano Merola nella pubblicazione del “libretto orario” relativo all’offerta ferroviaria del territorio (“…è intenzione della Città metropolitana compiere altri sforzi per costruire nuove stazioni, migliorare la regolarità e l’affidabilità del servizio, la qualità e l’accoglienza dei treni e delle stazioni, completare l’integrazione tariffaria e funzionale con il trasporto pubblico e la comunicazione e l’informazione agli utenti…”);
considerato che
• la linea ferroviaria S1A, Bologna-Porretta Terme, è una delle principali direttrici del S.F.M., appartenente a RFI, e gestita dalle società Trenitalia e TPER. Detta linea prevede ben 66 corse giornaliere in entrambi i sensi di marcia, tra le ore 5,00 e le ore 23,00. Come tale, essa è utilizzata quotidianamente da centinaia di pendolari, che viaggiano da e verso la città per motivi di studio o di lavoro;
• nonostante l’enorme importanza che riveste tale infrastruttura, i disservizi e i disagi per l’utenza della linea Porretta-Bologna sono purtroppo all’ordine del giorno: treni costantemente in ritardo, spesso cancellazioni senza preavviso, talvolta mezzi inadeguati che subiscono improvvisi arresti, altrettanto frequenti i casi di carrozze insufficienti a garantire il posto all’utenza;
• In tal modo, i passeggeri non sono in condizioni di fare un sicuro affidamento sul mezzo pubblico, e sono quindi costretti ad utilizzare i mezzi privati, con inevitabili conseguenti maggiori costi e difficoltà di ordine logistico.
Ritenuto quindi che
-La Città metropolitana, nell’ottica di dare piena attuazione alle annunciate politiche di sostegno alla mobilità sostenibile in generale, ed al Servizio Ferroviario metropolitano in particolare, ha il diritto-dovere di intervenire presso le competenti Istituzioni affinché vengano tutelate le ragioni dei viaggiatori della linea ferroviaria S1A Bologna-Porretta,
IMPEGNA
il Sindaco Metropolitano ed i Consiglieri delegati ad attivarsi presso la Regione Emilia-Romagna, nonché presso le società RFI, Trenitalia e TPER, affinché sia garantito un servizio dignitoso ed efficiente per le centinaia di persone che quotidianamente utilizzano la tratta ferroviaria del SFM Bologna-Porretta Terme, anche mediante adeguate opere di manutenzione straordinaria della linea ferroviaria, ovvero mediante l’utilizzo di adeguato e decoroso materiale rotabile”.