Modena, 11 MAG – 5 milioni e trecentomila euro in tre anni per completare il Piano di ricostruzione dei depositi bus danneggiati dal sisma del 2012; completare la riorganizzazione del nodo di Pavullo, con il nuovo deposito; realizzare un nuovo terminal bus a Nonantola; potenziare e qualificare l’accessibilità delle fermate sul territorio e adeguare la rete filoviaria di Modena. Questi i principali obiettivi del Piano triennale delle opere e degli investimenti di aMo 2015 – 2017, approvato dall’Assemblea degli Enti pubblici soci nei giorni scorsi.

Nonostante il difficile contesto economico e il rallentamento del settore edilizio e immobiliare, viene proposto anche per i prossimi anni il mantenimento del trend di spesa di oltre un milione di euro l’anno già raggiunto con il Piano 2011-2014. Nel quadriennio precedente sono infatti stati investiti da aMo 5 milioni 600mila euro, di cui 2 milioni e 150mila euro di contributi esterni, per manutenere e qualificare il patrimonio aziendale. L’intervento più rilevante è stato il nuovo deposito bus di Pavullo, il cui cantiere, sviluppato nel 2014, è quasi concluso. Nel 2014 è stato inaugurato anche il nuovo terminal di Maranello.
Il nuovo Piano degli investimenti contempla opere in gran parte in capo direttamente ad aMo, in altri casi in capo ai Comuni con la collaborazione e il contributo finanziario dell’Agenzia, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena.
• Nuovo terminal e deposito bus di Mirandola, in via 29 maggio, nei pressi del Polo scolastico. Dopo la demolizione del deposito esistente a seguito del terremoto del 2012 aMo, in accordo con il Comune, ha previsto un nuovo insediamento che ospiterà deposito e terminal, oltre a parcheggio di interscambio, impianti e collegamenti ciclopedonali. L’opera avrà un costo di circa 2 milioni e 100mila euro provenienti in parte dal Contributo regionale per la ricostruzione e in parte dal Comune e da aMo. Il completamento della struttura è programmato per il 2017.
• Ricostruzione deposito Finale Emilia: La parte più danneggiata del deposito è stata demolita. La parte residua, di circa mille metri, sarà demolita e ricostruita secondo le norme antisismiche più recenti, per ospitare il ricovero dei bus. Costerà circa 500mila euro finanziati con risorse provenienti in parte dal Contributo regionale per la ricostruzione e in parte da aMo. La conclusione del cantiere è prevista per il 2017.
• Demolizioni depositi bus di Camposanto e Novi, inagibili dal terremoto. Si partirà con i lavori sulla struttura di Camposanto, già nel 2015.
• Deposito di Concordia: Sarà realizzata una fermata attrezzata di pensiline nel piazzale dove sorgeva il deposito, demolito dopo il sisma del 2012.
• Riassetto nodo di Pavullo: Il nuovo deposito bus in località La Torba è stato completato al 96%, ma i lavori sono stati sospesi alla fine del 2014 a un passo dalla conclusione, a causa della crisi della Cdc di Modena, capofila delle imprese aggiudicatarie dell’appalto. Da febbraio 2015 è subentrata nell’appalto un’altra azienda, che dovrebbe portare a compimento il cantiere entro quest’anno.
• Terminal Nonantola: Il terminal bus sarà dislocato in un’area ritenuta più idonea dal Comune. Nel progetto, che prevede una serie di lavori per la ricollocazione e messa in sicurezza degli approdi dei mezzi, è inclusa la fornitura e installazione delle pensiline necessarie.
• aMo è pronta a partecipare al prossimo Bando regionale per la riqualificazione delle fermate, qualora venga confermato, con progetti del valore di circa 470mila euro. Tra i principali interventi che verranno proposti ci sono il miglioramento e il riordino delle fermate principali del servizio urbano di Sassuolo; di quelle del centro di Fossoli di Carpi; di Soliera e di Limidi oltre ad alcune fermate urbane di Modena.
• Nel 2015 aprirà il cantiere per il rinnovo della rete filoviaria di via Buon Pastore, a Modena, per circa un chilometro, in sinergia con i lavori di rinnovo della rete di illuminazione pubblica. Il Piano prevede inoltre l’adeguamento della rete filoviaria in via Zodiaco.
• Nell’estate del 2015 verrà rimosso l’amianto dal tetto del deposito di Vignola; si propone la stessa bonifica anche per Sassuolo, nel 2016.