Ancona, 31 AGO – Una delibera della Giunta regionale adegua il tetto delle tariffe per il trasporto pubblico locale. Un provvedimento necessario per scongiurare un taglio di 10 milioni del già esiguo Fondo nazionale dedicato al settore. Una ulteriore significativa decurtazione che sarà applicata se non saranno rispettati i criteri di efficienza ricavi/costi posti dall’Osservatorio nazionale TPL (Trasporto pubblico locale).

Lo ha comunicato, questa mattina, l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti, il quale ha segnalato come sia, a questo punto, inevitabile l’adeguamento dei tetti delle tariffe, peraltro bloccati da due anni. La Giunta regionale ha pertanto approvato, questa mattina, una delibera che prevede una forbice che, per i biglietti di corsa semplice, potrà andare dai 10 centesimi della prima fascia (percorsi urbani e percorsi extraurbani fino a sei chilometri) e i 35 della nona (a ogni fascia corrisponde un aumento di percorrenza di sei chilometri, fino a 50 chilometri, la nona fascia prevede un range di 10 chilometri). Adeguamenti proporzionalmente analoghi sono previsti per gli abbonamenti settimanali, mensili e annuali.

“La Regione – spiega Sciapichetti – sta portando avanti, a livello nazionale, l’annosa questione relativa all’assegnazione dei fondi per il trasporto pubblico locale che, attualmente, ci vede ultimi nella classifica della quota per abitante, in quanto, per la suddivisione, viene ancora applicato il criterio della spesa storica. Parallelamente al nostro lavoro con il Governo e in Conferenza delle Regioni per supplire a questa grave carenza, siamo ormai costretti ad adeguare i tetti. Resterà fermo – conclude l’assessore – l’ampio sistema di garanzia per le fasce deboli, unito a ulteriori impegni, da parte delle agenzie di trasporti, a riorganizzare e razionalizzare il servizio in funzione della reale distribuzione della domanda di mobilità, ad adottare misure efficaci di contrasto all’evasione tariffaria e a concertare un programma di servizi gratuiti per gli enti, a particolare valenza sociale, destinati all’utenza giovanile al di fuori degli orari scolastici”.