Firenze, 31 MAG – “Faremo tutto il possibile per difendere gli interessi dei cittadini e dei lavoratori”. E’ quanto afferma l’assessore ai trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, a seguito della pubblicazione dell’ordinanza con la quale il Consiglio di Stato ha sospeso il giudizio sull’appello presentato da Mobit sull’assegnazione ad Autolinee Toscane della gara a lotto unico per il servizio di trasporto pubblico locale in Toscana e rimandato la questione alla questione alla Corte europea.

“Dopo un’attesa di mesi – continua Ceccarelli – l’ordinanza del Consiglio di Stato chiama in causa la Corte di giustizia dell’Unione europea nel suo ruolo di interprete del diritto dell’UE. Questo allunga in modo significativo i tempi per l’aggiudicazione della gara, fatta per dare ai toscani un servizio di trasporto pubblico migliore, senza che ci vengano date indicazioni su come gestire la fase transitoria. Il risultato – aggiunge l’assessore – è un evidente duplice danno: maggiori costi rispetto a quelli previsti dal bando di gara e un servizio qualitativamente peggiore per i cittadini, che ancora non potranno godere dei benefici garantiti dalle offerte valide presentate”.“All’Europa, che prevede di fare gare per l’affidamento dei servizi pubblici, oggi l’intero sistema toscano chiede una risposta rapida e chiara, tale da consentire di chiudere il percorso che la Regione Toscana ha validamente portato a compimento, come già sentenziato dalla giustizia amministrativa. Nonostante una vera e propria guerra di carte bollate, ad oggi non abbiamo trovato un livello della giustizia che sia stato in grado di dire che la gara non è valida. E’ dalla prima aggiudicazione che ci stiamo battendo per dare attuazione a quelli che sono i benefici contenuti nelle offerte presentate dai contendenti”.

Infine, l’assessore Ceccarelli spiega che la Regione ha “già incaricato i tecnici di analizzare la situazione e proporre ogni soluzione possibile per tutelare, in questa fase, i diritti dei cittadini e dei lavoratori e per rafforzare quel sistema istituzionale, fatto di Comuni e di Province, che a suo dettero mandato alla Regione di portare avanti questa gara”.

“Ci aspettiamo – conclude – che ognuno faccia la propria parte, come stiamo facendo noi. E con noi le Province – che con gli ordini di servizio, stanno sostenendo il peso di questa situazione di profonda indeterminatezza – nonostante la condizione nella quale si trovano gli renda difficile poter esercitare le funzioni che gli sono affidate”.