Roma, 4 GIU – Circolazione ferroviaria fortemente rallentata e non regolare. Pesanti ritardi ai treni in viaggio sulle linee FL7 Roma – Formia e FL8 Roma – Nettuno. Sono gli effetti del tentato furto di materiale in rame fatto nelle prime ore della mattina di ieri fra le stazioni di Casilina e Torricola.

Nessun problema comunque alla sicurezza del traffico ferroviario, che è stato fortemente rallentato fino alle prime ore del pomeriggio in quanto i tecnici hanno impiegato molte ore per riparare il guasto al sistema di alimentazione elettrica dei treni. Guasto causato dal corto circuito innescato dal taglio di un cavo elettrico.

I continui furti di materiale in rame se da un lato non pregiudicano la sicurezza della circolazione ferroviaria, dall’altro sottopongono a continui stress il sistema elettrico con gravi ripercussioni sul traffico ferroviario.

Nella giornata odierna il traffico regionale ha registrato ritardi fino a 90 minuti, mentre i treni media-lunga percorrenza sono stati istradati sul percorso alternativo via Cassino, con un allungamento dei tempi di viaggio fino a 60 minuti. Venticinque treni regionali sono stati cancellati e quindici sono stati limitati nel percorso.

I sistemi di sicurezza della circolazione
La sottrazione di rame non comporta problemi di sicurezza al trasporto ferroviario.

La sua asportazione attiva istantaneamente i sistemi di sicurezza che controllano le tecnologie utilizzate per la gestione della circolazione dei treni. La prima conseguenza è l’immediata e automatica disposizione via impedita dei segnali delle stazioni e delle linee interessate.

La circolazione, gestita con particolari protocolli, è pertanto notevolmente perturbata con disservizi significativi, sia a bordo treno sia in stazione, che non si esauriscono in poco tempo. Disservizi che impattano gravemente sulla collettività con conseguenti e considerevoli ritardi, che ripercuotono inevitabilmente sui passeggeri e ledono l’immagine del Gruppo FS Italiane.

Il contrasto del fenomeno, il controllo e la prevenzione
Per contrastare il fenomeno il Gruppo FS Italiane sottolinea l’importanza di procedere con urgenza alla costituzione del Consorzio per la tracciabilità del rame, per monitorare costantemente le transazioni della filiera del rame. Il progetto di istituzione del Consorzio, chiesto con insistenza anche dal Ministero dell’Interno, è da mesi allo studio dell’Osservatorio Nazionale Furti di Rame. E’ evidente che solo strutture criminali organizzate, con capacità imprenditoriali elevate, possono essere in grado di stoccare, lavorare, vendere e esportare ingenti quantità di materiale.

Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) per contrastare il fenomeno dei furti del materiale in rame, oltre ad aumentare in funzione preventiva il livello di attenzione, ha potenziato i controlli svolti dal personale tecnico lungo le linee maggiormente colpite. E’ in corso la sostituzione progressiva, nelle aree particolarmente esposte, del rame con alluminio, alluminio-acciaio e materiali alternativi, metalli e leghe meno pregiati e quindi meno appetibili per la criminalità. In alcuni casi, sono state adottate ulteriori misure di difesa, quali ad esempio l’interramento, l’isolamento del rame con la cementificazione dei cavidotti, l’impiego di recinzioni e blindature, oltre all’implementazione di sistemi di allarme e videosorveglianza.

L’azione di controllo e prevenzione messa in atto da Protezione Aziendale del Gruppo FS Italiane e dalle Forze dell’Ordine, in particolare la Polizia Ferroviaria, ha permesso di ridurre i numeri dei furti lungo linea o nei depositi grazie ad azioni, coordinate e condivise, di prevenzione e contrasto e alla scelta degli organi investigativi di incidere sul secondo livello delle organizzazioni criminali, ossia quello della ricettazione.