Roma, 18 GIU – Sono stati presentati ieri da Europol, a L’Aia, i risultati dell’Action Day, la giornata in cui le Forze di Polizia europee hanno coordinato sforzi ed energie per combattere il fenomeno dei furti di rame.

Risultati positivi a cui ha contribuito anche FS Italiane, azienda fortemente danneggiata da questo tipo di crimini. Da gennaio a maggio 2014, infatti, nonostante le attività di prevenzione messe in campo in sinergia con la Polfer, sull’intera rete ferroviaria nazionale sono stati compiuti 830 furti di rame, in linea e deposito, per un totale di circa 290mila kg di materiale trafugato. Complessivamente, in 5 mesi sono stati coinvolti circa 6mila treni, provocando circa 75mila minuti di ritardo che equivalgono a più di 51 giorni. Dal 2011 a oggi, il Gruppo FS Italiane ha stimato un danno economico, su tutto il territorio nazionale, di oltre 34 milioni di euro.

Ad aprile 2014, il Gruppo FS Italiane ha partecipato, sempre a L’Aia, alla seconda Conferenza europea su furti di rame. Nel corso della conferenza sono state illustrate le azioni messe in campo per il contrasto del fenomeno e i risultati ottenuti in collaborazione con le Forze di Polizia.

L’Action Day 2014 (21 e 22 maggio) ha permesso di sequestrare in Italia circa 65mila chilogrammi di rame trafugato. Si è arrivati a questa cifra grazie al forte impegno di oltre 19mila uomini delle Forze di Polizia e di oltre 150 funzionari dell’Agenzia delle Dogane, che hanno effettuato oltre 19mila controlli nei confronti di 42mila persone e di 27mila mezzi di trasporto. Le verifiche hanno portato a scoprire illeciti in 254 aziende, con 52 arrestati e 312 persone denunciate a piede libero.

Per la dimensione che il fenomeno aveva raggiunto negli ultimi anni sul territorio nazionale, FS Italiane è stata tra i promotori della costituzione dell’Osservatorio Nazionale contro i Furti di Rame, attivo dal 2012 con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Nell’Osservatorio sono presenti anche rappresentanti di tutte le Forze di Polizia, l’Agenzia delle Dogane, l’ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) e le altre aziende colpite dal fenomeno, come ENEL e Telecom Italia. Tra i principali obiettivi vi è la definizione di strategie di prevenzione tra le Forze di Polizia, la diffusione della conoscenza del fenomeno nei cittadini e negli operatori del settore e l’elaborazione di proposte concrete a livello normativo.