Roma, 18 OTT – “Non è vero che le aziende di TPL sono refrattarie alle nuove tecnologie: il 63 per cento si è dotato di un sistema di bigliettazione elettronica, anche se la spinta è venuta in alcuni casi, come in Liguria, da input della regione, in latri, come in Veneto, da un’azienda che ha fatto da apripista alle altre”, ha ricordato Daniela Carbone (Asstra), intervenendo al “Focus generale sul mobile trasporti in Italia”, il convegno di Club Italia Contactless Users Board, in collaborazione con Asstra, AiPark, TTS Italia, Federmobilità e con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti svoltosi a Roma.
“Le aziende di trasporto – ha aggiunto Carbone – si sono già attivate, anche in assenza di un decreto”.
In merito alla possibilità di utilizzare le nuove tecnologie sia per il check-in che per il check-out, Carbone ha precisato che per il check-out servirebbero maggiori costi per riorganizzare le macchinette già esistenti e adibite solo al check-in.
“Del resto – ha chiarito Carbone – per limitare il fenomeno dei portoghesi e consentire l’irrogazione di sanzioni a chi utilizza i mezzi pubblici sprovvisto di titoli di viaggio, è sufficiente il check-in”.
“La tecnologia – ha avvertito Castagna concludendo il suo intervento – è uno strumento importante ma occorre lavorare per soddisfare gli utenti anche per quanto riguarda puntualità e frequenza dei mezzi”.