Firenze, 4 GIU – Il prefetto Luigi Varratta, lo scorso febbraio dopo aver varato il piano di controllo della stazione di Santa Maria Novella, aveva detto “il nuovo dispositivo è un esperimento, poi tireremo le somme. Se non funziona, aggiusteremo il tiro”. E ieri sera il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è tornato a riunirsi in Prefettura per fare il punto della situazione. Presenti il sindaco Dario Nardella, i vertici provinciali delle forze dell’ordine e rappresentanti di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana.
Tutti d’accordo che la strategia decisa qualche mese fa ha dato i suoi frutti e che per settimane sono stati registrati risultati positivi. La task-force messa in campo ha presidiato tutta l’area interna della stazione riuscendo a contenere l’accattonaggio molesto, talvolta anche aggressivo nei confronti dei viaggiatori e del personale di Ferrovie.
Ma si è anche preso atto che i soli interventi di sorveglianza adesso non sono sufficienti: i controlli ai binari e agli ingressi, il pattugliamento dell’atrio e della biglietteria, la chiusura dei sottopassi sono misure che, per continuare ad essere incisive, hanno bisogno di essere affiancate da investimenti strutturali.
Pertanto a Ferrovie è stato chiesto di inserire al più presto Santa Maria Novella tra le priorità previste per la sicurezza delle grandi stazioni. Gli interventi dovrebbero poggiare soprattutto su due cardini: nell’isolare le biglietterie automatiche in un unico ambiente sorvegliato H 24 e impedire a chi non ha il biglietto l’accesso alle piattaforme di arrivo e partenza dei treni. “E’ una situazione – ha commentato Luigi Varratta – che richiede misure più radicali. Le forze dell’ordine non si tirano indietro e confermano il loro massimo impegno. Ferrovie ci darà presto una risposta”.