Roma, 20 NOV – La soluzione ipotizzata dalla Regione Veneto in risposta al disastroso servizio ferroviario sulle tratte Rovigo Chioggia e Verona Rovigo potrebbe essere la chiusura delle due linee. La denuncia arriva dai parlamentari veneti del Partito Democratico Diego Crivellari, Giulia Narduolo e Diego Zardini.
La Regione Veneto gestisce le due linee attraverso Sistemi Territoriali Spa, società controllata al 99,83 per cento dalla stessa Regione (via Veneto Sviluppo). «Invece di migliorare l’efficienza procedere a investimenti sul ferro e sulla mobilità integrata», dicono i deputati, «la tentazione è di spostare ulteriori quote di traffico sulla mobilità privata, congestionando le strade e aumentando le emissioni di Co2».
Secondo il rapporto Pendolaria del 2016, redatto da Legambiente, il Veneto è tra le ultime regioni italiane negli investimenti infrastrutturali per ferrovie. Nel periodo 2003-2016 Il Veneto ha finanziato le strade con 944,71 milioni di euro, pari l 92,2 per cento delle risorse disponibili per infrastrutture, mentre ha destinato alle ferrovie solo 79,97 milioni di euro, il 7,8 per cento, pari a circa lo 0,21 per cento l’anno.
«In questo contesto», concludono Crivellari, Narduolo e Zardini, «non sorprende che la Regione Veneto prenda in seria considerazione la scorciatoia di eliminare le ferrovie, anziché farle funzionare».