Bolzano, 26 AGO – Il progetto di elettrificazione della ferrovia della Val Venosta porterà con sè una novità: le comunicazioni e lo scambio di dati relativi alla sicurezza, infatti, viaggeranno via radio grazie al sistema per la telecomunicazione mobile GSM-R. La Giunta provinciale ha approvato una delibera che mette a disposizione a questo scopo i ripetitori e le antenne di RAS e Protezione civile.
Non appena la Merano-Malles sarà elettrificata, lungo la linea ferroviaria della Val Venosta verrà eliminato ogni tipo di segnale: tutti gli input ai treni riguardanti partenze, fermate ed eventuali pericoli, verranno infatti inviati via radio sfruttando il sistema di telecomunicazione mobile GSM-R (Global System for Mobile Communications – Railway). “Si tratta di una piattaforma moderna già utilizzata a livello europeo -sottolinea l’assessore Florian Mussner – un passo in avanti fondamentale se si vuole garantire una mobilità su rotaia sicura ed efficiente”.
Si tratta sostanzialmente di una rete di telefonia mobile GSM, adeguata e sviluppata secondo le necessità del traffico ferroviario, che consente sia le tradizionali comunicazioni voce e dati sia lo scambio di informazioni tra i sistemi tecnologici di segnalamento e controllo della circolazione più avanzati. “La tecnica di base è quella comunemente usata per i cellulari – aggiunge Mussner – ma per il funzionamento della rete parallela di comunicazione è necessario appoggiarsi a dei ripetitori”.
Per questo motivo, la Giunta ha deciso non solo di mettere a disposizione i ripetitori e le antenne di RAS e Protezione civile situate ai Masi della Muta, Naturno, Lasa, San Martino al Monte e Montoni di Agumes, ma anche di realizzare i collegamenti fra i singoli impianti in modo tale da ridurre al minimo i rischi in caso di caduta del segnale. I ripetitori di Naturno, Lasa e San Martino al Monte, inoltre, verranno dotati di generatori per il rifornimento di energia in caso di emergenza. “Grazie a questa operazione – conclude l’assessore Florian Mussner – sfruttiamo al meglio le sinergie, e facciamo in modo che nelle zone abitate della Val Venosta non vengano realizzate nuove antenne”.