Napoli, 11 OTT – “Siamo in attesa della sottoscrizione dell’accordo e mi auguro che subito dopo ci sia il trasferimento dei 200 milioni di Fas”. Lo ha detto Sergio Vetrella, assessore ai Trasporti della Regione Campania, in merito al piano di rientro dal debito nel settore della mobilità che l’ente di palazzo Santa Lucia ha presentato ai ministeri competenti ed è in attesa di approvazione.
“La Regione ha già anticipato al Gruppo Eav 74 di quei 200 milioni – ha precisato Vetrella – ma servono i fondi altrimenti non si va avanti”.
A stretto giro arriva la replica del vicecapogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale della Campania, Antonio Marciano: “i disagi crescono, ma la Giunta attende con calma. Aspettare. Questo è l’unico verbo che l’assessore Vetrella sa coniugare. Non c’è alcuna politica di rilancio del trasporto pubblico in Campania né una strategia per evitare ai cittadini la dose quotidiana di disservizi. Solo l’augurio che, dopo 6 mesi, finalmente da Roma diano notizie sul piano di rientro dal debito del gruppo Eav”.
“Intanto, però, il tempo passa e il count-down per il fallimento dell’azienda segna meno 80 giorni. Non ci si può più girare intorno: dal 1° gennaio 2014 l’Eav, con la scadenza della moratoria delle ingiunzioni di pagamento sarà praticamente lasciata morire, lo stesso destino subito dalla Eavbus qualche mese fa”, spiega il consigliere.
“Appare perciò francamente incomprensibile e irresponsabile la paziente attesa di Vetrella, che continua a non agire e a non intervenire di fronte al collasso quotidiano del sistema di trasporto pubblico in Campania, tra corse soppresse, pochi mezzi funzionanti in circolazione, cittadini esasperati e lavoratori senza stipendio. Perché l’assessore e lo stesso presidente Caldoro non si fanno sentire presso il Governo e i Ministeri competenti? Perché non presidiano anche fisicamente gli uffici ministeriali, per ottenere al più presto la risposta decisiva per le sorti dell’azienda e di tutto il comparto in Campania? Vogliono far corrispondere dei fatti concreti alle loro parole o l’unico traguardo è un altro fallimento pilotato?” conclude Marciano.