Roma, 4 MAR – La class action di Altroconsumo contro Trenord, servizi ferroviari è stata ammessa dalla Corte d’Appello di Milano.
L’ordinanza parla chiaro: migliaia di pendolari dovranno così essere risarciti per i disservizi gravissimi subiti per oltre quindici giorni nel dicembre 2012, quando il sistema di trasporto sui rotaie andò in tilt, con treni cancellati, corse dirottate, ritardi epocali a effetto valanga su utenti inermi.
Altroconsumo ha già raccolto 10mila preadesioni all’azione risarcitoria, ma sono circa 700mila i pendolari lombardi coinvolti in quelle giornate di caos.

L’organizzazione di consumatori fornisce info in tempo reale su www.altroconsumo.it.

Commenta Paolo Martinello, presidente Altroconsumo: “la Corte d’appello ha colto in pieno la natura e gli scopi della class action, dando un futuro a questo importante strumento di tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti. Una class action accessibile e praticabile è necessaria per garantire la fiducia dei cittadini, per responsabilizzare le aziende e per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi. Compresi quelli di trasporto locale, dove i diritti di migliaia di pendolari sono quotidianamente violati”.

La Corte d’Appello ha ritenuto che la gestione maldestra da parte di Trenord del software di implementazione su trasporto e materiale rotabile abbia avuto effetti analoghi di disservizio su tutti gli utenti colpiti, pur traducendosi in conseguenze negative specifiche e individuali, a seconda della tratta percorsa o del ritardo accumulato.

Ora il giudice del Tribunale dovrà definire i contorni della classe di utenti che potrà effettivamente aderire all’azione risarcitoria, secondo l’articolo 140bis del Codice del Consumo.

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