Brescia, 7 MAR – Proseguono gli eventi di presentazione del progetto Socialcar agli stakeholder del territorio bresciano con il seminario didattico “Socialcar: carpooling per migliorare il trasporto pubblico”.

Organizzato da Brescia Mobilità in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia, si è concluso il percorso che ha previsto il coinvolgimento di studenti delle lauree magistrali dell’area di Economia dell’Università degli Studi di Brescia per lo studio di possibili modelli di business da applicare all’innovativa piattaforma tecnologica di Infomobilità Socialcar, finanziata del Programma di Ricerca e Innovazione della Commissione Europa Horizon 2020.

Socialcar è un importante progetto di mobilità sostenibile pensato per migliorare le modalità di spostamento degli utenti nelle aree urbane e periurbane, attraverso lo sviluppo di un sistema di pianificazione del tragitto che integri congiuntamente i big data del trasporto pubblico locale, il carpooling e il social media crowdsourcing. La città di Brescia aderisce al progetto assieme a 25 paesi europei e figurerà tra le 10 città che testeranno concretamente la piattaforma sul loro territorio.

Gli studenti suddivisi in due team, al termine di un intenso lavoro di analisi durato oltre un mese, hanno prodotto due diverse relazioni basate su possibili scenari di applicazione di SocialCar definendone sostenibilità e modelli di business.
Il lavoro è stato particolarmente apprezzato dai partner del progetto e, tradotto in lingua inglese, sarà incluso nei documenti ufficiali del progetto SocialCar da consegnare alla Commissione Europea e da divulgare a livello internazionale.

I risultati di questo importante progetto confermano la sempre proficua collaborazione tra Brescia Mobilità e l’Università degli Studi di Brescia.

Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità commenta: “L’individuazione di scenari futuri per l’evoluzione del trasporto pubblico è una delle finalità del progetto Socialcar, per cui abbiamo ritenuto utile coinvolgere gli studenti delle nostre università proprio per avere contributi creativi e innovativi, e siamo molto soddisfatti che estratti di questi lavori possano arrivare all’attenzione della Commissione Europea: quando si mettono in circuito più energie coinvolgendo i giovani studenti possono nascere buone idee, e Brescia è sempre particolarmente attenta a cogliere queste opportunità.”