Bolzano, 7 FEB –  “L’assunzione della gestione della tratta ferroviaria Bolzano – Merano da parte della Provincia è un obiettivo prioritario” con queste parole ‘assessore provinciale alla mobilità, Florian Mussner, risponde alle numerose lamentale per i disservizi registrati negli ultimi tempi lungo questa linea ferroviaria.

Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le lamentele da parte degli utenti per i disservizi ed i ritardi verificatisi lungo la tratta ferroviaria Bolzano – Merano. A questo proposito l’assessore provinciale alla mobilità, Florian Mussner, sottolinea che questi problemi non sono tanto legati al gestore dei singoli treni, Trenitalia o Sad, bensì alla situazione delle infrastrutture ferroviarie di questa tratta che dipendono direttamente da Trenitalia RFI.
Secondo l’assessore Mussner “L’assunzione della gestione della tratta ferroviaria Bolzano – Merano da parte della Provincia è un obiettivo prioritario. La linea tra Bolzano e Merano rappresenta l’asse portante della mobilità tra i due centri maggiori ed anche in questa tratta deve essere assicurato un servizio pubblico funzionante ed affidabile”.
Con l’introduzione nel 2008 del sistema SCMT per il controllo della marcia del treno, prosegue la nota dell’assessore Mussner, l’orario ferroviario lungo la linea ad un solo binario tra Bolzano e Merano è divenuto molto instabile.
Il sistema, infatti, viene gestito da Verona e non consente al conduttore di recuperare i ritardi e questi si ripercuotono quindi sui treni successivi. “Da anni la Provincia di Bolzano opera al fine di ottenere la gestione della tratta ferroviaria per realizzare, tra l’altro, anche il raddoppio dei binari.
Questi lavori di adeguamento delle infrastrutture da parte della Provincia non possono essere realizzati dato che la concessione della tratta è in mano ad RFI e sinora non è stato trovato un accordo con i gestori. Ciononostante continueremo a premere a livello politico affinché si giunga ad una soluzione a favore degli utenti” aggiunge il direttore della Ripartizione mobilità, Günther Burger.

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