Roma, 29 DIC -“L’attuale, ma non recente, fenomeno dello smog trae origine in primo luogo dall’assenza di vera politica dei trasporti pubblici nel nostro Paese” afferma in una nota stampa Nicola Biscotti, Presidente dell’ANAV – Associazione delle imprese di trasporto aderente a Confindustria.

“Le politiche nazionali e regionali, caratterizzate solo da tagli e blocco degli investimenti, ma anche le politiche comunali (dove il trasporto pubblico è la Cenerentola dei servizi a tutto vantaggio della motorizzazione privata) hanno condotto il Paese e le principali città ad una condizione invivibile sotto il profilo ambientale e problematica in termini di efficienza e comodità del trasporto pubblico.

Occorre una decisa e rapida inversione di tendenza verso l’incentivazione del trasporto pubblico e la limitazione della motorizzazione privata – continua Biscotti – . Altrimenti assisteremo al declino definitivo  di questa modalità, a tutto vantaggio dell’inquinamento e del congestionamento del traffico prodotti dalle automobili”.

“Non è possibile, in un Paese evoluto, avere un’anzianità media degli autobus in circolazione di almeno 13 anni, mentre in Europa circolano autobus che non hanno più di 8 anni: ciò significa più sicurezza, più tutela ambientale e più comodità per gli utenti.

Non è possibile, in un Paese evoluto, tagliare servizi di trasporto a seguito dei tagli di finanza pubblica: l’intero trasporto pubblico in Italia costa allo Stato 4,9 mld di euro, mentre la Sanità supera i 100 miliardi e l’intera spesa pubblica vale 800 miliardi all’anno.

Non è possibile, in un Paese moderno, sopportare poche grandi aziende che buttano soldi per inefficienze e sprechi, mentre tutte le altre più efficienti e meno costose devono subire tagli lineari: l’adozione dei costi standard, attesa da anni, resta un miraggio e l’assenza di una politica industriale danneggia gli utenti ed inquina le città.

Occorrono 700 milioni di euro all’anno per ammodernare il parco rotabile riducendo l’inquinamento ed attraendo nuovi utenti – conclude Biscotti – : si trovino subito nei meandri degli sprechi di Stato oppure si applichino i costi standard che prevedono già il costo per il rinnovo del parco rotabile.

Ed infine si investano soldi per le infrastrutture (autostazioni, raccordi stradali, corsie preferenziali) per convincere i cittadini ad utilizzare e pagare il trasporto pubblico, nell’interesse del Paese e della qualità della vita”.