Pescara, 11 MAR – Valorizzare, all’interno della città di Pescara, la Stazione centrale come spazio fisico per offrire ai cittadini servizi e opportunità di incontro; proporre nuovi modelli di sviluppo del proprio territorio per renderlo più sostenibile, sano e attraente; contrastare i fenomeni di emarginazione sociale dei soggetti più deboli e di favorire i processi di inclusione sociale e di accoglienza.
Sono questi i principi alla base dell’intesa sottoscritta da FS Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e Legambiente per il recupero delle stazioni impresenziate in diversi territori in Italia e che propongono progetti che abbiano finalità sociali d’interesse collettivo per la salvaguardia ambientale, per realizzare attività di protezione civile, per promuovere turismo educativo, naturalistico, storico e culturale, per la riscoperta culturale e per far crescere l’importanza di alcuni valori che i nostri territori conservano.
Dopo Potenza, nasce in Italia una nuova “Green station” a Pescara, primo esperimento lanciato in Abruzzo.
Il Protocollo d’Intesa è stato firmato questa mattina nella stazione centrale di Pescara, in concomitanza con la tappa abruzzese del Treno Verde – la storica campagna di Ferrovie dello Stato Italiane e Legambiente per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico delle città italiane in sosta fino a domani al binario 1 della stazione centrale – alla presenza di Luciano Frittelli, direttore territoriale produzione Rete Ferroviaria Italiana, Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente e Giuseppe Di Marco, direttore di Legambiente Abruzzo.
Rete Ferroviaria Italiana da diversi anni ha adottato una politica di sostegno e programmazione per iniziative sociali nelle aree ferroviarie, d‘intesa con l’associazionismo e gli Enti locali. In Abruzzo – oltre al progetto GreenStations, che vedrà nascere nella stazione di Pescara Centrale un Centro Servizi per la gestione ambientale e sociale del territorio gestito da Legambiente – RFI ha già concesso l’utilizzo gratuito dei locali non più funzionali all’attività ferroviaria nelle stazioni di Alba Adriatica e di Piano d’Orta. Qui hanno trovato sede le rispettive Pro Loco ed altre realtà associative. Inoltre, sono in via di definizione ulteriori contratti di comodato d’uso gratuito per le stazioni di Torre dei Passeri, Popoli, Tocco Castiglione, Palena, Montesilvano e Pettorano sul Gizio.
Secondo Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente, la “Green Station” è un polmone solidale del territorio, un pezzo di economia che può produrre valori, come fiducia, capitale sociale, senso civico, solidarietà, assieme a valore economico e nuove opportunità. “Vogliamo contribuire alla creazione di una rete di relazioni sociali del territorio a partire da queste strutture che nei decenni hanno evocato spostamenti, speranza, sogni di vita migliore. Dopo Potenza anche a Pescara. E continueremo a farlo anche in altre zone d’Italia. Vogliamo innescare un nuovo processo di economia solidale che tenga conto dell’eccezionale importanza dei beni comuni ambientali. Dalle stazioni d’Italia impresenziate, immenso patrimonio di questo Paese e dei territori, rilanciamo una visione ecologica della quotidianità, un concreto impegno di sostenibilità proiettata a livello urbano che possa contribuire al miglioramento della qualità della vita degli stessi cittadini”.
La “Green station” di Pescara parte anche dalla necessità di contrastare i fenomeni di emarginazione sociale dei soggetti più deboli e di favorire i processi di inclusione sociale e di accoglienza, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dell’ambiente urbano rendendo le città luoghi di vita e più sani e attraenti e riducendo gli impatti negativi tipici delle agglomerazioni urbane. Da qui, l’idea progettuale che vuole contribuire a valorizzare la Stazione centrale come spazio fisico volto a realizzare una sede polifunzionale che sviluppi un sistema unitario di gestione ambientale e sociale del territorio cittadino. Uno spazio di incontro, di sosta e di relazione, con attività atte ad integrare in dimensione policentrica dei luoghi, con i vari elementi del “capitale sociale” del territorio.
“L’obiettivo è quello di contribuire alla costruzione di un ambiente sociale che sia volano di uno sviluppo sostenibile in città, favorendo i processi di recupero della fiducia sociale e l’offerta di servizi innovativi e qualificati – spiega Giuseppe Di Marco, direttore di Legambiente Abruzzo – I cittadini potranno usufruire di una sorta di “Centro servizi” in stazione, oltre che a partecipare ad attività legate alla promozione culturale, turistica e sociale del territorio. L’intento è quello di attivare un “presidio territoriale sperimentale”, strutturato con sportelli un Eco-sportello per la promozione dei luoghi, cultura e tradizioni abruzzesi, di informazione e promozione della mobilità sostenibile, delle energie rinnovabili e per la corretta gestione dei rifiuti. Inoltre, il “Centro Servizi” sarà anche un “Help Center”, un punto di ascolto e accoglienza per le fasce deboli della popolazione, ma anche un punto di “Eco lettura” e ludoteca per poter offrire non solo ai cittadini, ma anche ai viaggiatori che transitano in stazione, un nuovo spazio di condivisione di idee e conoscenze”.
L’esperienza di Pescara, così come quella già presentata di Potenza, sono esempi dei progetti “GreenStations” che FS Italiane e Legambiente intendendo promuovere in giro per l’Italia. Progetti che avranno come cuore pulsante quello di rivalorizzare in particolare spazi all’interno delle stazioni e snodi ferroviari, intesi non più come luoghi di arrivo e partenza ma sempre più come luoghi di incontro e socialità, oltre che di poli di attrazione urbana, centri di servizio sociali, ambientali e di mobilità collettiva.