Roma: evasione ATAC, oltre 730 mila passeggeri controllati da ottobre 2013

Roma, 11 FEB – In relazione a notizia di stampa, Atac sottolinea che ormai da mesi è in corso il potenziamento di tutta l’area della verifica proprio al fine di migliorare i processi di prevenzione e repressione dei fenomeni di evasione ed elusione tariffaria. La riorganizzazione è iniziata dal settore delle metropolitane, è proseguita nella gestione della sosta e adesso è iniziata anche nel trasporto di superficie. In quest’opera difficile di messa in efficienza di un settore così strategico, Atac ha già raggiunto importanti risultati:

1) l’intensificazione dei controlli anti-evasione nelle stazioni del metroferro e sulla rete di superficie ha condotto a un aumento delle sanzioni emesse rispetto all’inizio dell’anno, con oltre 730 mila passeggeri controllati da ottobre 2013;

2) l’azienda, inoltre, è impegnata nell’attuazione di un piano innovativo di riconversione professionale, che aumenterà notevolmente la presenza di personale Atac nelle stazioni. Da gennaio venti risorse, di cui metà già in servizio e le altre in formazione, sono state destinate al ruolo di operatori di stazione. A questi, a breve, se ne aggiungeranno altri 40 che sono in corso di selezione. L’azienda, inoltre, ha promosso un job posting interno per selezionare altri 45 operatori. Ciò favorirà, oltre a un doveroso miglioramento dei servizi di informazione e assistenza ai clienti, anche l’attività di prevenzione contro l’evasione tariffaria;

3) l’azienda sta rivedendo tutta la tecnologia sottostante al funzionamento dei tornelli di ingresso nelle stazioni, per ottimizzare il processo di validazione delle smart card e, in generale, il loro funzionamento ai fini di scoraggiare i fenomeni più diffusi di evasione (cosiddetti accodamenti). Tale attività è cominciata nel nodo di Flaminio e gradualmente si estenderà a tutta la rete;

4) sulla rete di superficie l’azienda ha proceduto a una razionalizzazione dell’approccio di verifica al fine di assicurare una concentrazione maggiore sulle linee tranviarie, sulle linee di forza del servizio su gomma e sui capolinea, aumentando i livelli di controllo anche sul resto della rete di trasporto. Tutto ciò ha consentito un notevole incremento di produttività, come dimostra l’aumento del 16,2% di sanzioni emesse da settembre 2013, rispetto all’inizio del 2013.

Queste attività proseguiranno e verranno intensificate anche nei mesi a venire. E’ evidente, tuttavia, che pur aumentando gli sforzi, la lotta contro l’evasione tariffaria non potrà essere vinta se non si aumenterà la consapevolezza che pagare il biglietto è un dovere civico.

Chiunque pensasse che solo con la repressione – ossia facendo multe – si scoraggi l’evasione commetterebbe un errore di valutazione, scambierebbe la patologia con la fisiologia. E di sicuro vanno in questa direzione – errata – certi articoli di stampa che fanno credere ai cittadini che il problema sia l’Atac che “non fa i controlli” e non chi non senta come un dovere il pagamento della tariffa che, giova sottolinearlo, è fra le più basse d’Europa. Incoraggiare la percezione che sia facile evadere la tariffa, inoltre, non fa un buon servizio ai cittadini che, lo ricordiamo, rischiano una multa fino a 100 euro se trovati senza biglietto.