Milano: con Trenitalia 2 biglietti al prezzo di 1 per visitare la mostra sul Simbolismo

Milano, 1 FEB – Centocinquanta opere per un viaggio onirico nell’arte a cavallo tra ’800 e ‘900.

Con capolavori come l’Autoritratto di Arnold Böcklin, La carezza di Fernand Khnopff, Orfeo di Jean Delville e Il peccato di Franz von Stuck. Apre a Milano dal 3 febbraio nelle sale di Palazzo Reale la mostra Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra. Ed è la prima volta che viene affrontato in maniera estesa il dialogo tra il simbolismo italiano ed europeo.
FSNews ha contattato il curatore Fernando Mazzocca per spiegare le differenti declinazioni di un movimento artistico ispirato dal poeta francese Charles Baudelaire.

“La prima opera ad andare oltre la realtà fisica della natura fu proprio I fiori del male di Baudelaire”, spiega Mazzocca al telefono. “Sebbene Baudelaire cronologicamente preceda i simbolisti, la sua poetica innovativa ha aperto la strada per l’esplorazione artistica di aspetti umani quali il sogno, l’inconscio, i desideri inconfessabili”.

Decisivo per questa svolta è stato anche il ruolo di Sigmund Freud: le teorie del padre della psicoanalisi sono state una spinta propulsiva ad affrontare l’inquietudine dell’anima, nonostante le scintillante apparenza che l’epoca imponeva. “Era la Belle Époque: un momento storico segnato da una smania di progresso che ha però evidenziato una tensione tipica dell’uomo: quella tra bene e male”, continua Mazzocca.

Ed è proprio la declinazione del lato oscuro lo spartiacque tra il simbolismo italiano ed europeo. “Da una parte i divisionisti Giovanni Segantini e Gaetano Previati con una pittura liberatoria hanno catturato l’essenza onirica delle cose. Dall’altra, più legato alla tradizione italiana, Giulio Aristide Sartorio ha rappresentato in stile figurativo il mistero dell’esistenza con il ciclo Il poema della vita umana, realizzato per la Biennale di Venezia del 1907”, conclude Mazzocca.

La mostra, divisa in 21 sezioni tematiche a cui si accede accompagnati dai versi dei Fiori del male di Baudelaire, dura fino al 5 giugno. E con Trenitalia si può visitare in due pagando un solo biglietto: basta presentarsi in con CartaFreccia o biglietto delle Frecce destinazione Milano, in una data antecedente al massimo di cinque giorni rispetto a quella della visita.