Roma, 17 GEN – L’Amministrazione capitolina, in considerazione degli effetti positivi che comporta sull’inquinamento atmosferico la riduzione del traffico privato, introdurrà in forma sperimentale, per il prossimo biennio, nuove modalità di gestione del servizio di ‘Car-sharing’ in modo da renderlo più facilmente fruibile. In questa ottica, la Giunta di Roma Capitale, nella seduta odierna, ha dato mandato al Dipartimento Trasporti e Mobilità di procedere alla selezione di operatori interessati ad esercitare a Roma l’attività di Car-sharing.

Per ampliare l’attuale offerta sarà introdotta la modalità di ‘Car-sharing a flusso libero’ che consente al cliente di prendere e lasciare l’auto in qualsiasi punto della città coperto dal servizio, che funzionerà prenotando l’auto pochi minuti prima dell’utilizzo, o, se il veicolo è libero, anche senza prenotazione. Il potenziamento del Car-sharing si inserisce nelle linee strategiche del nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) che verrà presentato alla città il prossimo 29 gennaio.

L’attuale servizio di Car-sharing, gestito da Agenzia Roma Servizi per la Mobilità con modalità diverse, oggi è attivo in cinque municipi con 82 stazionamenti, 162 posti auto e un’offerta complessiva di 124 veicoli.

Nella fase sperimentale, il nuovo servizio di ‘Car-sharing a flusso libero’ utilizzerà non più di 1500 veicoli che avranno libero accesso alle Ztl, alle aree di sosta a pagamento e ai parcheggi di scambio, ma non potranno accedere alle corsie preferenziali in modo da tutelare il trasporto pubblico di linea e non di linea. Per ciascuna vettura, le aziende interessate si dovranno impegnare a corrispondere a Roma Capitale un importo pari a 1200 euro, a titolo forfettario, per l’utilizzo del suolo e dei servizi comunali. Questo canone non è applicato ai veicoli esclusivamente elettrici.

Gli operatori dovranno garantire: il servizio continuativamente, per tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24; un numero di veicoli operativi pari almeno al 90% della flotta messa a disposizione; un servizio di call-center sempre attivo; la disponibilità delle auto all’interno del GRA per un’area del territorio comunale che non potrà essere inferiore a 90 kmq; un parco veicoli periodicamente rinnovato, che dovrà appartenere alla categoria Euro meno inquinante; il 2% dei veicoli immatricolati per il trasporto delle persone con mobilità ridotta.

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